700 anni fa, esattamente il 14 settembre 1321, morì Dante Alighieri. Da allora le sue spoglie riposano a Ravenna. In realtà non è sempre stato un riposo tranquillo.
Nel 1944 infatti, ad Adolf Hitler venne una pazza idea: edificare un mausoleo al Centro di Berlino per ospitare le ceneri dei grandi della letteratura mondiale. Fra i nomi oltre quello di Cervantes, Molière, Shakespeare, Tolstoj, c’era anche quello del padre della nostra lingua.
La notizia non sfuggì ai servizi segreti americani che tempestivamente misero sull’avviso prelati e studiosi delle opere del poeta. Quando i militari delle S.S. andarono nel camposanto di Ravenna, nella tomba di Dante Alighieri trovarono le spoglie di uno sconosciuto.
Ovviamente Hitler andò su tutte le furie ma la vicenda si chiuse lì poiché era appena iniziato il suo ineluttabile declino.
Dunque il sommo poeta è sempre riuscito a prendersi gioco dei prepotenti. In vita non dette tregua all’odiato Filippo Argenti; da morto riuscì a beffare persino Adolf Hitler.
L’opus