Missione compiuta. Il Bari espugna di misura il “Francioni” di Latina (la decide il solito Antenucci) e dopo 4 anni di agonia si regala il ritorno nella serie cadetta. Inizio gara difficoltoso per i biancorossi, il Latina fa la partita provando ad imbastire trame di gioco, senza però rendersi pericoloso. Minuto 22 e i galletti azzannano il match: sortita mancina di Ricci, palla tagliata che trova Antenucci, il suo tiro non è impeccabile ma grazie ad una deviazione manda Tonti fuori dai giochi. Il Bari è galvanizzato e prova ad approfittate del momento positivo della gara: Antenucci viene atterrato in area al 36’; dal dischetto si presenta lo stesso bomber molisano ma si fa ipnotizzare da Tonti che blocca la sfera in due tempi. Nel secondo tempo il Bari si arma di fioretto e amministra il vantaggio: va vicino al raddoppio al 58’, ma D’Errico si incaponisce in un’azione personale e conclude centralmente, presa facile per l’estremo difensore laziale. I pugliesi concedono pochissimo ai padroni di casa, pericolosi solo allo scadere con Jefferson, un amarcord biancorosso, che serve Carletti, ma la sua conclusione termina sull’esterno della rete. È il sussulto finale, l’ultimo attimo di sofferenza per i 2 mila tifosi biancorossi presenti al “Francioni”, che al triplice fischio si concedono alla gioia assieme ai loro beniamini. È la fine di un percorso tortuoso ma che ha visto il Bari primeggiare sin dall’inizio, tra tante difficoltà ma soprattutto tra tanti meriti, dal gruppo di calciatori, a mister Mignani, al direttore Polito, fino ad arrivare ai tifosi; coloro che erano presenti a Troina, al debutto in Coppa Italia con l’Andria e che hanno sofferto due anni senza poter stare in casa loro. Bentornata Bari.
A cura di Maurizio Ladisa