Michele Santoro a ruota libera
Al “Libro possibile “di Polignano A Mare
In testa ad un monologo di 47 minuti, perché non rimarcare la sua contrarietà all’invio delle armi in Ucraina? Ieri sera, quasi tutti forse erano lì, in piazza Aldo Moro a Polignano, perché volevano risentire quella condanna, dalla sua vivavoce. A conti fatti, posizione largamente condivisa dalla platea, a giudicare dagli applausi a scena aperta.
Del resto ormai è arcinoto il fascino discreto dei “Putiniani puri“, specie quelli che sono entrati nelle liste di proscrizione della premiata ditta Gabrielli-Corsera.
Ma gli effetti speciali a Polignano, Santoro li ha riservati ai tecnici che ci governano dal 2008: da Monti a Draghi per intenderci.
Secondo l’ ex conduttore di Samarcanda e Servizio Pubblico, i professori al comando, per l’Italia sono stati una vera iattura.
Nei passati 14 anni, in Europa, le retribuzioni sono cresciute del 22% in Italia solo del tre. Conseguentemente, i ricchi sono diventati sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri . Al punto che oggi la maggior parte delle ricchezze del Paese, sono nelle mani del 5% dei nostri connazionali. Paradossalmente però, secondo Santoro il 95% della popolazione paga più tasse rispetto ai ricchi del 5%. Ma i danni dei tecnici non finiscono qui, non hanno saputo creare lavoro e nuove opportunità formative per i neo laureati. Il 50% dei giovani stranieri che lavorano in Europa sono italiani, fuggiti da una terra che amano ma che non ha saputo creare un futuro per loro.
Aldilà dei demeriti di professori e tecnici (effettivamente anche nel governo Draghi ce ne sono parecchi) secondo Santoro non brillano neppure gli eletti. Nella prima Repubblica ad occupare i ministeri ci andavano politici di riconosciuta “statura e le leggi le sapevano scrivere da soli: oggi, ne sarebbe capace Di Maio? Per questa ragione – secondo Michele Santoro- i nostri ministeri pullulano di giudici amministrativi : servono a scrivere le leggi e spesso lo fanno molto male“.
In fondo, odiati tecnici anche loro…
L’opus