Allo scopo di tutelare la salute di tutti, anche in ambito condominiale potrebbe essere utile l’installazione di apposite attrezzature. Ad esempio, quelle necessarie per affrontare problematiche cardiache che richiedono interventi immediati e salvavita.
Ma esistono delle precise prescrizioni di legge, come l’obbligo di defibrillatore in condominio? La legge vigente non impone l’installazione di un DAE – un Defibrillatore Automatico Esterno – nei contesti condominiali, perché non rientrano nei luoghi pubblici o ad alta affluenza.
Tuttavia, la presenza di un simile apparecchio in condominio può fare la differenza in situazioni d’emergenza.
Innanzitutto, è necessario comprendere cosa si intenda per DAE, ovvero per Defibrillatore Automatico Esterno.
Si tratta di un dispositivo medico portatile, progettato per trattare gli individui colpiti da arresto cardiaco improvviso.Attraverso degli elettrodi posizionati sul torace, il DAE analizza il ritmo cardiaco e, se necessario, eroga una scarica elettrica per riattivare il cuore.
A differenza dei defibrillatori presenti in ambito ospedaliero, il DAE è pensato affinché anche le persone non esperte possano utilizzarlo, tramite semplici istruzioni vocali o visive.
L’utilizzo del Defibrillatore Automatico Esterno è regolato dalla Legge 116/2021, che ne promuove la diffusione sia in contesti pubblici che privati.
L’obbligo di installare un DAE in contesti pubblici e in alcuni privati è disciplinato principalmente dalla già citata Legge 116/2021 e dal Decreto Balduzzi, ovvero il D.L. 158/2012, poi convertito nella Legge 189/2019.
In base a quanto previsto per legge, il defibrillatore automatico esterno deve essere installato:
presso società e associazioni sportive, in presenza degli impianti sia per gli allenamenti che per competizioni, con l’obbligo di personale formato;
nei luoghi pubblici ad alta affluenza, come ad esempio le amministrazioni pubbliche con almeno 15 dipendenti e aperte al pubblico, le stazioni ferroviarie, gli aeroporti, i mezzi di trasporto con tratte di almeno due ore senza fermate e molto altro;
nelle scuole e nelle università, di ogni ordine e grado, che devono anche predisporre corsi di formazione per il personale.
Ma il defibrillatore è obbligatorio anche in condominio? In base alle disposizioni di legge in vigore, i contesti condominiali residenziali non sono soggetti all’installazione del DAE, perché non rientrano tra i luoghi pubblici o ad alta affluenza previsti dalla normativa.
È però utile sottolineare che, da qualche anno a questa parte, sono in discussione alcune proposte di legge per estendere l’obbligo o, ancora, incentivarne l’installazione anche in condominio.
Ancora, alcuni Comuni hanno previsto dei regolamenti locali per i condomini di nuova costruzione, mentre non sono previste imposizioni per quelli già esistenti.
Sebbene non sussista l’obbligo d’installazione in condominio, la predisposizione di un defibrillatore può essere comunque consigliata anche nei contesti residenziali, come strumento utile per la gestione delle emergenze.
Naturalmente, la decisione dovrà essere presa dall’assemblea condominiale, nel rispetto delle maggioranze previste dalla legge.
Poiché migliora la sicurezza e influisce sulla salute dei condomini, l’installazione di un DAE in condominio può rientrare all’interno delle innovazioni utili, previste dall’articolo 1120 del Codice Civile.
L’installazione dovrà essere quindi deliberata dall’assemblea, in base a quanto previsto dall’articolo 1136 del Codice Civile:
deve essere raggiunta la maggioranza degli intervenuti; purché rappresentino almeno i 500 millesimi del valore dell’edificio.
Per la ripartizione dei costi – d’acquisto, d’installazione e di manutenzione – si segue il principio stabilito dall’articolo 1123 del Codice Civile, ovvero una ripartizione fra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà.
Affinché l’installazione del dispositivo e il suo utilizzo siano conformi, è bene che il condominio valuti anche le necessità di formazione e manutenzione del DAE. Per quanto la Legge 116/2021 permetta l’uso del DAE anche a persone non formate, poiché predisposto per fornire istruzioni visive o vocali, è utile considerare:
un corso BLSD – Basic Life Support and Defibrillation – per i condomini, così da apprendere le tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare e il corretto uso del defibrillatore;
le necessità di manutenzione, come la sostituzione delle batterie – in genere, ogni 2-5 anni – e degli elettrodi, attorno ai 18-24 mesi mesi;
gli accessori, perché il defibrillatore deve essere collocato in una teca accessibile, con chiara segnaletica, e registrato presso la centrale operativa del 118 tramite l’apposito portale del Ministero della Salute, per una rapida localizzazione in caso di emergenza.
Se necessario, possono essere anche previsti costi periodici per la manutenzione da parte di un tecnico, che si accerterà che il dispositivo sia perfettamente funzionante.
Definite le modalità di approvazione in condominio, e le eventuali necessità di manutenzione e formazione, è utile soffermarsi sul costo del defibrillatore.
A livello condominiale, bisognerà ovviamente considerare non solo il prezzo del dispositivo, ma anche le opere di installazione, di manutenzione periodica e di verifica in itinere dell’apparecchio.Indicativamente, un DAE potrebbe costare tra gli 800 e i 2.000 € a seconda del modello, con una media che si aggira attorno ai 1.000-1.500 euro.
L’installazione a parete nel condominio, considerando sia i costi di manodopera che quello della teca dotata di segnaletica, comporta costi aggiuntivi che variano in base al fornitore e alla complessità dei lavori.
La sostituzione periodica di batterie ed elettrodi può richiedere una spesa complessiva tra i 100 e i 300 € ogni 2 o 5 anni, mentre l’eventuale corso BLSD può variare dai 40 ai 150 euro per singolo partecipante.
Così come già anticipato, all’interno del condominio le spese andranno suddivise secondo i criteri di ripartizione previsti dall’articolo 1123 del Codice Civile, quindi in base ai millesimi di proprietà di ciascun condomino. Questo escludendo però l’eventuale e facoltativo corso BLSD, la cui quota è personale, per ogni condomino che effettivamente deciderà di partecipare.
Infine, se si desidera avvalersi periodicamente dell’intervento di verifica di un tecnico, affinché si abbia la sicurezza che il DAE sia sempre funzionante, bisogna considerare all’incirca dai 100 ai 200 € per ogni singolo intervento.
Viviana Miccolis
