Errare è umano, perseverare è diabolico.
Il Bari di Longo riesce a farsi rimontare amaramente dopo un vantaggio di 2-0.
Sgomento e delusione tra gli spalti e rammarico da parte di una squadra che, troppo convinta del risultato intascato, ha commesso tanti errori di superficialità.
Accade tutto nella ripresa, gioia e dolore.
“Abbiamo gestito male la situazione in generale. Abbiamo fatto quello che non dovevamo fare anche in termini di possesso, continuando a fare un possesso orizzontale. Dovevamo continuare ad andare avanti e invece ci siamo tirati addosso l’avversario. Ci siamo mostrati incapaci di portare a casa una vittoria che sembrava fatta. Dobbiamo esaminarci tutti.”
Queste la parole di Moreno Longo nel post partita di Bari-Reggiana.
Una contentezza iniziale, smorzata da una condizione passiva dei biancorossi che hanno creato e distrutto in totale autonomia.
L’allenatore del Bari che non si era lasciato trasportare, all’apparenza, dalla prima rete segnata ha creduto potesse esserci un punto di svolta davanti al doppio vantaggio.
“Eravamo molto contenti di come avevamo aggiustato la squadra, abbiamo meritato il doppio vantaggio ma non possiamo assolutamente commettere questi errori nel campionato. Pareggiare così fa male.”
Il Bari sta accumulando amarezza su amarezza continuando a perdere punti lungo il cammino a suon di superficialità ed errori che paga a caro prezzo.
Protagonista della ripresa, Andrija Novakovich.
Il suo un cambio apprezzatto e dimostratosi valido: un assist ed un gol.
Insomma una statistica personale positiva per lo statunitense, eppure non basta perchè come ben si sa: il calcio è un gioco di squadra e non di singoli.
“E’ stata una gara difficile da capire.
Occorreva chiuderla, purtroppo non ci siamo riusciti ma abbiamo fatto tante cose positive.”
Rammarico e positività.
Questi i due aspetti riscontrati dal numero nove del Bari che focalizza l’attenzione su concetti come concentrazione ed aspetto mentale ancora labile e tentennante.
“Il calcio è così, appena subisci un gol si sente la pressione e ne subisci un altro.”
Due gol pesanti come macigni, che questa squadra farà fatica a digerire così come il resto del pubblico presente al San Nicola.
“Si può lavorare anche sulla concentrazione, migliorare su quella. Nel calcio non conta solo il fisico, ci sono anche gli avversari. Una reazione d’orgoglio? Lavoreremo per questo.”
Come si possa uscire da questa nube non è dato saperlo, perchè nel previsioni servono a poco, ma ciò che è certo è che occorre necessariamente trovare un punto di svolta; necessario per un fattore psicologico ed ancor più per la classifica che non aspetta o rispetta nessun tipo di problema.
Foto: SSC Bari
Claudia Santoro