Sabato 7 dicembre alle ore 15:00 si scenderà in campo allo Stadio San Nicola per disputare la 16^giornata del campionato di Serie B.
A Bari ci sarà un graditissimo ritorno: l’ex tecnico biancorosso Michele Mignani con il suo Cesena attualmente al quinto posto in classifica con ventidue punti, uno in più rispetto ai padroni di casa.
I bianconeri, neopromossi in B, si stanno dimostrando una piacevole scoperta per gli amanti del calcio e chissà quante altre sorprese potranno riservare sino alla fine della stagione.
Abbiamo commentato assieme al giornalista de il Corriere Romagna e Teleromagna, Luca Alberto Montanari, nonché conduttore del format dedicato al Cesena FC e al Campionato di Serie B, Pianeta Bianconero, la situazione attuale del cavalluccio e le aspettative in vista del prossimo match.
Cesena, neopromossa che ha stupito e messo in difficoltà tante squadre dall’inizio del campionato: si aspettava un girone d’andata così competitivo? Pensa possa essere la rivelazione del campionato come il Bari della stagione 22/23?
Non mi sarei aspettato di vedere il Cesena al quinto posto a quattro giornate dalla fine dell’andata, ma non penso che questa squadra possa emulare il Bari di Mignani di due anni fa, che a mio avviso era decisamente superiore come qualità e soprattutto profondità della rosa. Quindi il paragone a mio avviso non ci sta. Al momento assomiglia di più al Catanzaro di un anno fa, che aveva una squadra comunque più esperta.
Il Cesena si colloca al decimo posto in Serie B per monte ingaggi, con una spesa di circa 10,7 milioni di euro. Ritiene che questa cifra rispecchi anche la qualità dei giocatori? E quali mosse si aspetta dalla società in vista del mercato invernale?
Guardando questa classifica, che a mio avviso c’entra ben poco salvo rari casi come il Sassuolo, la Cremonese o il Palermo, penso che possa rispecchiare i valori della squadra di Mignani, anche se il Cesena ha la fortuna di avere un attaccante come Cristian Shpendi che a mio avviso hanno in pochi. Quanto al mercato di gennaio, mi aspetto sicuramente un rinforzo in attacco e uno a centrocampo: servono un centravanti che possa dare un po’ di respiro proprio a Shpendi e un mediano che possa garantire più aggressività e morso. Poi si valuterà anche in base ad eventuali uscite.
Bari-Cesena si preannuncia come una sfida carica di emozioni, con il passato e il presente che si incrociano nella suggestiva cornice del San Nicola. Quali aspettative ha per questa gara ?
Una partita aperta tra due squadre che non amano speculare e che giocano un buon calcio.
Michele Mignani ed il suo staff hanno vissuto importanti stagioni al Bari. Promozione dalla Serie C alla B, massima serie sfiorata e poi è arrivato il momento dell’esonero. A Bari si sono alternate due linee di pensiero: i seguaci di Mignani e coloro i quali lo ritenessero il colpevole di una disfatta come quella della finale playoff contro il Cagliari persa per il gol di Pavoletti a due minuti dalla fine. Qual è stata l’accoglienza che Cesena ha dato all’ex tecnico biancorosso e come la sua modalità di intendere il calcio ha influito sul gioco del Cesena?
Mignani è stato accolto bene, anche perchè ha avuto due grossi meriti: non ha stravolto l’impianto di un anno fa, che ha permesso al Cesena di stravincere la C, e ha cominciato la stagione con buoni risultati e buonissime prestazioni. Le idee di Mignani si sono incastrate bene con la fisionomia della squadra e soprattutto con tutto ciò che il tecnico ha ereditato dalla scorsa stagione. Ha dimostrato innanzitutto di essere un allenatore intelligente e puntuale nel correggere alcuni difetti. Deve invece ancora lavorare sul rendimento esterno, che è il vero cruccio di questo girone di andata.
Domenica un’amara sconfitta in casa del Frosinone dove si sono affrontate la peggior retrocessa con la miglior neopromossa. La partita è terminata sul 3-2. Questa sconfitta ha messo fine a ben cinque risultati utili di fila. Quali sono stati secondo lei gli errori commessi?
Il Cesena ha regalato due gol e mezzo. E, quando in B regali due gol e mezzo, perdi con qualsiasi squadra. In più, nei due momenti che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della gara, cioè dopo l’1-1 di Shpendi e dopo il 3-2 di Curto, la squadra si è spenta sul più bello e il Frosinone ha blindato la vittoria.
Claudia Santoro