Papa Francesco e’ deceduto il 21 aprile 2025 all ‘eta’ di 88 anni a seguito di un ictus celebrale il suo
funerale si terra’ sabato 26 aprile alle ore 10.00 nella basilica di San Pietro presidiato dal cardinale
Giovanni battista re. La sua volonta’ era il desiderio di un funerale umile aveva dichiarato che non
voleva il rito tradizionale ma bensì un rito semplice infatti la salma sara’ esposta direttamente nella
bara.
Il Papa e la diplomazia: una voce morale nel mondo dei potenti
Nel frastuono delle crisi globali, tra guerre, trattati e tensioni geopolitiche, si leva una voce che non
ha eserciti né interessi economici da difendere, ma parla con l’autorità di chi si fa portavoce della
coscienza umana: è quella del Papa. La sua figura, guida spirituale per oltre un miliardo di cattolici,
si intreccia da secoli con la storia della diplomazia mondiale.
La Santa Sede, infatti, non è solo il centro della fede cattolica, ma anche un soggetto di diritto
internazionale, con relazioni ufficiali con oltre 180 Stati e una rete di nunzi apostolici, veri e propri
ambasciatori del Papa nel mondo. La sua diplomazia è unica: non persegue il potere, ma si muove
su un piano etico e spirituale, promuovendo pace, dialogo e giustizia.
Papa Francesco ha saputo rinnovare questa tradizione con una forza tutta sua. Ha giocato un ruolo
chiave nella riapertura delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba nel 2014, con una mediazione silenziosa
ma efficace. Ha più volte lanciato appelli per la fine dei conflitti in Ucraina, in Terra Santa, in
Africa, ricordando che “ogni guerra è una sconfitta dell’umanità”.
Ma la diplomazia vaticana non si limita agli sforzi di pace. È anche uno strumento di dialogo
interreligioso – basti pensare alla storica firma del “Documento sulla fratellanza umana” con
l’Imam di Al-Azhar – e di tutela dei diritti umani. Il Papa difende con forza i migranti, denuncia la
tratta di esseri umani e l’ingiustizia economica globale.
Questa voce, libera da logiche di alleanze o schieramenti, ha un valore raro. In un tempo in cui la
politica internazionale è spesso dominata da interessi e strategie, la diplomazia papale si presenta
come un’alternativa: una diplomazia della coscienza.
“Costruire ponti, non muri” – è uno dei motti più noti di Papa Francesco. Un principio che, al di là
delle parole, si è tradotto in atti concreti, incontri coraggiosi e gesti di pace. Perché, come spesso
ricorda il pontefice, “la pace è artigianale”, e ogni voce – anche quella apparentemente più fragile
va ascoltata, la voce del Papa sarà per sempre nei nostri cuori
Di Titti Leuzzi