Una conferenza sull’iconografia di San Nicola nella tradizione ortodossa romena ieri e oggi nella condivisione dell’immagine comune del grande santo.
“La vita è l’arte dell’incontro e le culture si ammalano quando diventano autoreferenziali e perdono lo stupore e l’apertura verso l’Altro”, così recitava Papa Francesco in un suo recente discorso, e la Bellezza, spesso della cultura figlia prediletta, oggi più che mai non può essere che un “ mosaico delle diversità di tutti”,
In particolare assistiamo stupiti al generarsi di una Bellezza che ha radici antiche e sempre nuove ed è fatta di culture diverse che hanno finalmente compreso che i nostro futuro non consiste nell’integrazione forzata , o peggio dall’ essere costruttori di frontiere, ma, come continua il Papa, dallo stupore che proviene dall’essere i custodi dei propri fratelli.
Sia in Oriente che in Occidente un’antica tecnica di produzione di oggetti preziosi , chiamata cloisonneée, insegnava che , per ottenere una rappresentazione completa del manufatto che si intendeva costruire , era necessario preparare degli stampi dai quali gli smalti colorati che avrebbero decorato i preziosi reliquiari dei santi, le corone delle imperatrici o le rize smaltate delle icone orientali, dovevano essere fusi e versati in cellette adiacenti l’una all’altra formate da sottili lamelle di prezioso oro: tale metallo, durante la preparazione del manufatto avrebbe impedito, fondendosi anch’esso che il calore mescolasse gli smalti e facendo sì che ,una volta raffreddata, l’opera potesse risplendere in tutta la sua bellezza originata da tanti colori diversi, ognuno con la sua propria specificità, ma “ leggibili” soltanto insieme
La conferenza on line dal titolo “Incontrare e guardare l’iconografia di san Nicola nella tradizione ortodossa romena ieri e oggi” proposta dal Centro culturale Ponte ad Oriente di Bari che si terrà a partire dalle ore19 del 7dicembre 2021, accessibile cliccando sul link https://www.youtube.com/channel/UCwVHMSdCWuEfSfOPvKV-w , proprio e simbolicamente nel giorno dedicato a san Nicola, ponte da sempre tra Oriente e Occidente assume, nell’ottica sopra citata, l’importante ruolo di tracciare quei “sentieri di bellezza condivisi “che secondo Pavel Florenskij, riavvicinano l’essere umano alla sua dignità profonda, ovvero “alla Verità che si esprime con l’amore e fiorisce con la Bellezza“.
Una bellezza per l’appunto variegata, di cui sarà relatore P. Stefan Catalin Andronache della Parrocchia “Santa Tabita”, Verona Nord, Diocesi Ortodossa Romena d’Italia e che modererà Manuel Triggiani, Docente di Storia dell’Arte del Centro Interculturale “Ponte ad Oriente” di Bari, che muta e si comunica ad ogni persona, ad ogni fratello che Essa stessa ci apprende a amare, ad apprezzare nella sua unicità , a custodire.
La conferenza, frutto di un’attenzione rinnovata ma mai sopita verso “i Levanti” così prossimi alla Puglia da condividerne molti aspetti culturali e religiosi, intende in tal modo contribuire al dialogo tra le varie componenti religiose e civili presenti nella città , recentemente ritornato alla Russia, meta continua di pellegrini ortodossi e “segno” preziosissimo della possibile convivenza fraterna di una umanità “ che ha bisogno di nuove mappe per scoprire il senso della fraternità, dell’amicizia sociale e del bene comune”.