1. Primo matchpoint fallito. Il Bari non va oltre lo 0-0 nel derby pugliese con la Fidelis Andria, a primeggiare è la noia davanti a 25 mila spettatori. Il pareggio del Catanzaro a Castellamare di Stabia per 1-1 consegna il testimone ai galletti: con una vittoria è promozione matematica. La tensione è palpabile, infatti la gara non decolla. La prima conclusione è di marca barese all’8’: ci prova Maita, ma il suo tiro è debole e ben intercettato da Sarocco. Risponde subito l’Andria qualche secondo dopo con Ciotti, ma la palla termina al lato. Il ritmo è blando, il Bari prova ad impiantare le tende nella metà campo ospite, senza però creare grossi patemi a Saracco. Parte la seconda frazione e il Bari prova subito a rendersi pericoloso: ottima azione sull’asse mancino D’Errico-Mazzotta, palla al centro per Maita il quale tiro viene però murato. La squadra di casa ci riprova al 55’, avanzata di Celiento sulla destra, cross in mezzo ma lo stacco di Cheddira è preda facile di Saracco. Passano 10 minuti e stavolta è D’Errico che va vicino al vantaggio: ottimo scambio tra Antenucci e Galano, l’esterno foggiano serve il centrocampista ex Monza, ma la sua conclusione termina alta causa deviazione. Il Bari attua un forcing insistente nell’area ospite, senza però trovare lo spunto decisivo. Al 91’ Mazzotta ha sul piede la palla del K.O., ma il suo tiro è centrale e bloccato dall’estremo difensore della Fidelis. Non ci sono ulteriori emozioni, il match termina a reti bianche. Il Bari getta alle ortiche il primo di cinque matchpoint, ora mancano due punti per raggiungere la matematica e la prossima sfida è al Francioni di Latina: con una vittoria sarebbe Serie B e, con un occhio romantico, la definitiva chiusura di un cerchio a distanza di 8 anni.

A cura di Maurizio Ladisa

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