Un tempo, le giovani buone madri di famiglia, appena appeso il fiocco rosa all’uscio, cominciavano a pensare al corredo per la new entry.
Nel contempo, un minuto dopo aver messo la vera all’anulare, il giovane buon padre di famiglia cominciava a saltare di banca in banca per trovare il mutuo casa più conveniente.
Effettivamente oggi al corredo si pensa meno. Quel danaro, anche per le femminucce, meglio investirlo nella preparazione ad un concorso oppure per una buona laurea.
Per quanto attiene invece la casa, nulla è cambiato; anzi, quella cultura e quelle tradizioni si sono consolidate. In Belgio, in Lussemburgo o in Finlandia le cose non stanno così, potete giurarci.
Per questa ragione, quando si paventa l’aumento di una tassa in più sulla casa, all’80% degli italiani viene l’orticaria. Vogliono paglia per cento cavalli e non c’è modo di acquietarli. E se li volete perdere dalle mani, basta sussurrare loro: “ce lo chiede l’Europa!“.
Su una cosa Bruxelles ha ragione: circa 1.200.000 immobili in Italia, non hanno né mamma né babbo. Nessuno paga le  tasse dovute e nessuno li inserisce nella dichiarazione dei redditi. È giusto stanarli questi parassiti. E se non bastano i vigili urbani non è male l’idea di creare un corpo di spioni sotto copertura. Non li chiameremo “delatori di Stato“ ma semplicemente bravi italiani d’Europa.
L’opus

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