Il mio editoriale sarà lievemente sui generis. Mi sono ripromesso di non porre la mia attenzione sui cantanti che si sono succeduti sul palcoscenico dell’Ariston, ma piuttosto intorno ai protagonisti che hanno portato avanti la serata e mi riferisco al presentatore e agli ospiti. Il primo momento emozionante è stato, quando Amedeus, uscendo, si è trovato davanti ad una platea, non rappresentata da palloncini come l’anno scorso, ma viva e pronta a tifare i propri cantanti; a quel punto si è percepita la sua evidente commozione, tant’è che c’è stato un momento nel quale faceva fatica a parlare, ma, una volta superato quel passaggio toccante, ha dato il via alla kermesse canora introducendo artista dopo artista Il buon Amedeus, tuttavia, è stato affiancato nel suo ruolo di presentatore da un’icona della nostra cinematografia: la splendida Ornella Muti. L’attrice, sempre impeccabile, ha dimostrato nell’eleganza degli abiti una naturalezza senza pari, si è destreggiata nelle varie presentazioni molto bene. La sua bellezza, per certi aspetti, ha illuminato il teatro dell’Ariston.
Altro mattatore della serata, con spalla Amedeus, è stato Fiorello, che è entrato nel teatro con la solita energia e, portando in mano un misuratore di febbre ha messo scompiglio tra il pubblico. Come sempre la sua comicità è piena d’ironia e spontaneità, e con Amedeus ha dettato gli spezzoni d’intrattenimento divertendosi e divertendo, non sono mancate neppure le frecciatine alla pandemia e alla stessa Rai, insomma un bel punto di partenza per le prossime puntate. Erano attesi come la manna, si parla ovviamente dei Maneskin e la loro apparizione ha rispettato le attese. Si sono esibiti con la solita forza energetica coinvolgente, trascinante ed esplosiva. Possiedono tutte le carte per diventare una grande band rock e ieri sera ne hanno dato ancora una volta dimostrazione. I Medusa, gruppo di tutt’altro genere, hanno anche loro infiammato la sala con il loro pezzo, trascinando quella parte del pubblico più giovane nel note della loro canzone. Non bisogna dimenticare di citare Berettini, che con Fiorello, scherzando, ha ricordato il suo papà, quando faceva l’animatore nei villaggi turistici. E’ stato un bel momento. Anche Raul Bova ha fatto la sua bella figura. Per concludere questa mio editoriale semplice e senza pretese, posso affermare, e i dati auditel lo testimoniano, che il 72esimo festival di Sanremo, pur sollevando polemiche, è stato seguitissimo. Vedremo le puntate.