“Saviano bastardo“, in prima pagina
Lo scrittore Roberto Saviano, sotto processo a Roma, per diffamazione. Lo hanno trascinato in giudizio, Giorgia Meloni e Matteo Salvini: due anni fa, l’autore di “Gomorra“, li definì “bastardi!“.
Ieri, alla prima udienza, poi rinviata a dicembre, lo hanno accompagnato una decina di scrittori ed il direttore della Stampa, Massimo Giannini. Saviano, ha condiviso con loro i contenuti di un lungo documento letto ai giornalisti: nei contenuti si sostiene che gli scrittori, in quanto liberi intellettuali, non possono essere processati anche se offendono i politici.
Nessuno vorrebbe essere nei panni dei togati che giudicheranno: cosa accadrebbe se passasse la tesi difensiva di Roberto Saviano? La rete, grazie a Dio, ha fatto fiorire una miriade di scrittori che sui social si esprimono liberamente su tutto, comprese le decisioni di amministratori e politici. Chi mai riuscirebbe a frenare le probabili ingiuriose insolenze nei confronti di assessori, sindaci, parlamentari, ministri eccetera eccetera?
Alessandro Sallusti, direttore di Libero, questa mattina, in prima pagina, ha raccolto il guanto della sfida e a titolato: Saviano bastardo!
Sarà processato per diffamazione? Sallusti, oltre ad essere giornalista e anche scrittore e, secondo molti, pure di razza…
L’opus