Promuovere per rimuovere, nell’accezione più dotta, “Promuoveatur ut amoveatur!“.
A torto, secondo molti, il motto rappresenterebbe il leit motiv del modus operandi della compagnia di Gesù, dei gesuiti.
In quali istituzioni, religiose o laiche, non si ricorre a promozioni con conseguente allontanamento, per togliersi dai …piedi, i nemici interni più temibili?
L’ex presidente ucraino Zelens’kyj, nel praticare questa strategia, ormai è diventato un maestro.
Tempo fa, quando a Kiev, si parlava di elezioni politiche, l’allora Capo di Stato maggiore, Zalunzji, nei sondaggi sembrava irraggiungibile. pronta per lui la prestigiosa poltrona di ambasciatore nel Regno Unito.
Altri ministri, apparentemente dimissionari, oggi vivono da nababbi sulla costa azzurra o in Andalusia.
Siamo alla cronaca. Il potente ministro degli esteri, Kuleba, in patria, molto più popolare di Zelens’kyj, ha lasciato l’incarico.
Che combinazione! Proprio ora si scopre che è vacante il ruolo di rappresentante ucraino a Bruxelles. 35.000 euro al mese, più una lunga teoria di benefit. senza contare che l’ex ministro, dispone di un IBAN da paura.
Veniamo ai fatti di casa nostra.
I gesuiti e, come detto, non solo loro, quando intendevano promuovere qualcuno, erano assolutamente risoluti e determinati. il ministro della cultura, Gennaro. Sangiuliano invece, per ragioni apparentemente inspiegabili, ha bruscamente interrotto la nomina a consigliera per la dottoressa Mariateresa Boccia.
Ecco perché il premio “a tacitazione di ogni pretesa“, non ha funzionato. Al contrario, si è scatenato l’inferno.
Non solo. I presupposti del decreto di nomina, non coincidevano affatto con la ratio del celebre motto. Si deve promuovere per allontanare e non per avvicinare a sé (anche fisicamente?), il più possibile…
L’opus