Quest’oggi voce a Mignani alla vigilia della partita Pisa-Bari in programma
sabato 16 settembre alle ore 14:00 all’Arena Garibaldi.
Le parole dell’allenatore dei galletti risuonano in parte come un eco a quanto affermato dal Direttore Sportivo Ciro Polito nella Conferenza Stampa del 14 settembre dopo un lunghissimo periodo di silenzio da parte della dirigenza.
Nessuna emozione è trapelata dallo sguardo di Mignani, se non un accenno di malcontento dettato da un calciomercato con tempistiche e dinamiche dubbie e che spesso pone gli allenatori in una condizione di forte disagio non avendo sin dal principio la squadra a disposizione in ritiro.
Punto sul centrocampo: “In mezzo al campo abbiamo molte soluzioni. Dire che il Bari è più forte e l’anima c’è, son tutti discorsi ma conta quel che avviene in campo. L’avversario è forte ed ha fatto investimente. Ha volontà di fare un campionato di vertice. Noi domani dobbiamo arrivarci con la voglia di dimostrare di essere più bravi di loro.”
Il Bari di Mignani non si è mai rassegnato al peggio: “Mi riempie di gioia e d’orgoglio. Tutti cerchiamo il risultato. Il primo pensiero va sempre verso la vittoria. Se non puoi vincere devi cercare di non perdere. È un atteggiamento giusto da parte della squadra cercare di raccogliere il massimo. Il Bari prova a giocare a calcio cerca di avere il suo equilibrio con tutti i giocatori. Se la condizione di base è di rimanere attaccati in modo rabbioso al risultato io ne sono estremamente felice.”
Sulle parole di Polito della scorsa Conferenza Stampa e sull’affermazione di avere una squadra costruita in maniera più forte rispetto al passato: “Io credo che il Direttore abbia parlato di un Bari più forte sulla carta, ma per diventare forti sul campo ci vogliono tanti ingredienti. Quando cambi tanti giocatori devi andare a ricercare delle caratteristiche. Io ad oggi non ne ho ancora la certezza anche se penso che la squadra sia competitiva ed omogenea. Solo il tempo stabilirà se la squadra è più forte dell’anno scorso. Bisogna dimostrare sul campo.”
Squadra quasi al completo: “Le partite vivono di inerzie emotive. Quando una squadra sta vincendo cerca di tenere il risultato, quando sta perdendo rischia qualcosa in più. Noi cerchiamo di lavorare per non subire questi eventi. Se dovessimo essere in partita e vincere, nulla ci vieta di provare a fare altri goal. Su questo abbiamo lavorato. Non dobbiamo abbassarci molto e avere timore dell’avversario.”
Su Diaw: “Sta recuperando ma con problemi muscolare bisogna stare molto attenti. Diaw è uno scattista e quindi è più predisposto a subire dei piccoli traumi muscolari, ma è tranquillo. Non manca molto tempo al rientro.”
Due settimane come un vero e proprio ritiro visto l’organico al completo: “Questa settimana è mancato Nasti che era con la Nazionale U21 e Davide Diaw. Abbiamo cercato di condizionare quei giocatori che non sono arrivati al meglio delle situazioni fisiche. Ecco l’obiettivo delle due settimane. Se si potesse chiudere il mercato una settimana dopo l’inizio, noi allenatori saremmo più felici.”
Aramu e la sua condizione fisica. Sul sogno Aramu- Gliozzi: “Io sogno poco. Sono più inchiodato con i piedi per terra. Aramu l’ho ritrovato allegro, spensierato, simpatico e credo sia migliorato calcisticamente parlando. L’ultima parte dei giorni in cui ha lavorato con il Genoa si è però riposato un pochino. Su Gliozzi la trattativa non è andata in porto e quindi è inutile pensarci.”
Acampora e le affermazioni di Polito sulla pericolosità quest’anno anche delle palle inattive: “Sono d’accordo con il Direttore perché Aramu ha un gran piede anche sulla palla ferma. Per essere pericoli su palle inattive devi calciarle bene.
Acampora è un giocatore che può calciarle, ma per farlo devi avere palla in campo. Il giocatore deve essere comunque bravo sotto tutti gli aspetti e non solo perché sa calciare bene le punizioni. Acampora sta crescendo, quando si è in uscita dalle vecchie squadre, i giocatori vengono tralasciati un po’ però comincia a stare bene e diventerà importante per la squadra.”
Edjouma e Achik: “A livello fisico sono prontissimi. Quello che pensi è che debbano ancora inserirsi completamente nel pensiero tattico della squadra. C’è un po’ di remora in tal senso.”
Nulla di nuovo è emerso anche nella giornata odierna dalla voce dei diretti interessati in casa Bari, se non riconoscimenti di condizioni fisiche non al massimo delle prestazioni da parte di giocatori appena giunti a Bari.
Testa al Pisa, uscito sconfitto dallo scorso match contro il Modena, con la speranza di mettere da parte le ormai passate e consolidate polemiche per lasciare il campo libero di mostrare e dimostrare il valore e l’anima, tanto decantata, dei nuovi arrivati.
Claudia Santoro