Ancora pareggio per la Reggiana ed il Bari nella 9° giornata del Campionato di Serie BKT.
Reti solo nel primo tempo per entrambe le squadre rispettivamente al 22’ con Girma ed al 33’ con Di Cesare.
Partita priva di colore da parte dei galletti che dipingono su tela una prestazione totalmente in bianco e nero.
Ad inizio primo tempo la prestazione del Bari di Mignani era sembrata leggermente migliore delle precedenti.
Fase offensiva discreta e velocità sulle fasce.
Tutto è cambiato dal gol del giovane classe ’01 Natan Girma, che ha trovato proprio con Brenno la sua prima rete tra i professionisti.
La difesa biancorossa, concede troppo spazio all’attaccante granata e così in men che non si dica, da una controffensiva giunge il gol all’incrocio dei pali.
Pericoloso anche Kabashi che 18’ batte una punizione di sinistro ai limiti dell’area facendo totalmente volare Brenno sul palo destro.
Al 33’ capitan Di Cesare sfrutta a pieno la rigiocata, dopo un calcio d’angolo non sfruttato, di Maiello e colpisce in volo la palla scaraventandola con forza e grinta nella porta di Bardi.
I galletti trovano la spinta in quella rete e tentano il raddoppio poco dopo con Nasti che colpisce la palla in area piccola.
Fino agli ultimi minuti del primo tempo la Reggiana ci prova dapprima con Girma al 41’ e poi con il clamoroso palo di Antiste al 44’.
Nulla di rilevante da segnalare nel secondo tempo dove mister Mignani ha cercato di portare una ventata di aria fresca nel campo con delle sostituzioni.
Esce Koutsoupias per Sibilli e Nasti per Morachioli.
Il giovane campano diventa così la prima punta biancorossa affiancata alle spalle da Aramu e Morachioli, il quale più volte prova ad accelerare il ritmo di gioco ma è sempre costretto a fare marcia indietro perché davanti o al suo fianco trova solo gli avversari.
All’ 83’ tre giocatori del Bari provano, invano, a fermare Antiste che però non solo calcia verso Brenno ma non trova la porta solo per sfortuna.
I biancorossi sembrano ad ogni partita che passa sempre più allo sbaraglio, privi di schemi tecnici tattici o magari di capacità di intenderli e saperli mettere in azione.
Invano Mignani grida più e più volte al capitano di non sprecare palloni e di cercare di costruire il più possibile ma quello che evince è una condizione di totale disgregazione di un gruppo che gioca individualmente e senza alcun tipo di obiettivo comune.
Il tanto, inizialmente, acclamato Sibilli che avrebbe dovuto riscattare quel pareggio si trova poi a venti minuti dalla fine a battere un calcio d’angolo lasciando nell’area avversaria difensori e centrocampisti.
Ma se l’attaccante non attacca, chi dovrebbe segnare?
Claudia Santoro
FOTO: SSC Bari