Termina sull’ 1-1 la partita tra Bari e Modena in un San Nicola piovoso e carico di aspettative.
La squadra di Marino non riesce a mettere in atto il principio di aggressività in fase offensiva e verticalizzazione del gioco alla prima del nuovo allenatore.
Solo parole al momento e pochissimi fatti.
Nell’arco di novanta minuti di gioco Gagno, portiere del Modena, ha parato solo due o massimo tre volte rimanendo sorpreso nella circostanza del gol perché fino ad all’ora i galletti non avevano fatto alcun accenno in quella zona di campo.
Nel primo tempo i galletti non si comportano da padroni di casa, dimostrando di provare sofferenza, chiusura nella propria metà campo e scarsa capacità di creare situazioni offensive.
Nulla di nuovo rispetto alle prestazioni delle partite precedenti.
La partita sembra per i primi 45’ ad unico senso, tra punizioni, calci d’angolo e pressing del Modena che prova a cogliere impreparato Brenno, non riuscendoci.
L’arbitro poco incline alle ammonizioni, soprattutto durante una partita bollente per animi in campo, gioca un ruolo non marginale scusando, in più di un’occasione, spintoni e tiri di maglie da parte della squadra ospite.
Nota positiva la presenza di un Diaw competitivo nel campo; prova in più occasioni a impadronirsi della palla tanto da diventare il più offensivo del Bari e soprattutto il più sotto attacco da parte della difesa del Modena che nulla gli concede se non falli non segnalati però dall’arbitraggio.
Errore dell’ex gialloblu al 29’ dove, su passaggio di Aramu, decide di non passare il pallone ai compagni di squadra a lui vicini e non marcati per tentare una conclusione deboluccia su Gagno.
Il primo tiro dei biancorossi nell’area di rigore avversaria è avvenuto al 41’: dato necessario per comprendere quanto poco sia cambiato rispetto al passato.
Nel complesso il Modena ha creato un discreto gioco, nonostante sia da segnalare più l’approccio alla partita che le prestazioni generali della squadra che non eccelle ma recupera dopo il gol subito.
Le due squadre si approcciano al secondo tempo in maniera più energica, ma il gioco tende nuovamente ad appiattirsi fino alle occasioni del gol.
Sibilli sblocca il risultato al 72’ con un tiro da fuori area, illudendo la piazza sul risultato vittorioso del match; ma come spesso accade ai biancorossi, a distanza di qualche minuto arriva la ripresa degli avversari che al 84’ pareggia con Manconi.
L’elemento più rilevante della giornata rimane la contestazione, per il modus operandi della società biancorossa, della curva Nord che si è presentata sugli spalti allo scadere dei 15’ di protesta con uno striscione con su scritto: “Vi meritereste questo”.
Tante le aspettative per la prima partita di mister Marino sulla panchina del Bari, ma anche questa volta la delusione è stata il sentimento preponderante allo scadere dei novanta minuti.
Fischi dagli spalti al termine del match per una prestazione che non solo non convince ma che non può più essere accettata dal momento che, citando le parole del DS Polito, il cambiamento sulla panchina è avvenuto perché “bisognava cambiare prospettiva di gioco”.
Peccato che la prospettiva vista oggi sia la stessa del passato.
Se pur vero che non si può valutare il cambiamento nell’arco di una sola partita, nello scontro odierno non si è notata alcuna variazione positiva, anzi.
Quel che è abbastanza chiaro è che cambiando l’allenatore, la pareggite continua.
Claudia Santoro