A 16 anni i ragazzi sono sovente avvezzi ad uno stile di vita che rifugga sacrifici, privazioni e magari sono attratti da qualsivoglia leggerezza e distrazione.
È pertanto alquanto inconsueto, soprattutto in questo particolare momento storico, andare al buffet del villaggio vacanze ed essere assistito da giovani stagisti di 16 anni.
Difatti, per merito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (in breve PCTO), ex alternanza scuola-lavoro, ovvero percorsi formativi di alternanza utili a orientare gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori al mondo del lavoro, al proseguimento degli studi e a sviluppare competenze trasversali, è stato possibile scorgere tra il personale di ristorazione giovani ragazzi freschi di studi.
Attesa la fine del turno di lavoro, i tre stagisti di 16 e 17 anni sono pronti a accontare minuziosamente la loro esperienza nel villaggio.
Tra l’imbarazzo e l’emozione iniziale rispondono alle domande con un pizzico di orgoglio circa la loro esperienza di stagisti in cucina, Christian P. Gabriele Z. siciliani ed Elena N .umbra.
Christian con la voce un po’ fioca si racconta rispondendo alle domande, studia all’alberghiero e ha cominciato a studiare in questo genere di istituto quasi per caso, poiché in famiglia ha sempre respirato la bontà della cucina di sua nonna, che tutt’ora all’età di 66 anni lavora in questo settore. Anche se timido e spaurito, Christian, ha già un progetto per il futuro, fondare un ristorante con suo padre dopo aver fatto esperienza lontano dalla sua terra e persino all’ estero.
“Voglio diventare uno chef executive, uno chef stellato, colui che comanda su tutti, sul secondo chef, sui comi’ sui capi partita e sugli stagisti. Il manager del Food & beverage coordina sala e cucina . Il nostro ruolo è di Buffettista addetto alla griglia.Gabriele è più grande ha 17 anni anche lui sogna in grande e ha tanti progetti per il futuro.
Ma è Elena che chiude l’intervista raccontando della sua vita a Spoleto, di essere stata molto brava alle scuole medie tanto che i dicenti le avrebbero consigliato il liceo classico, poi facendo una scelta del tutto indipendentemente e scevra dai condizionamenti dei propri genitori e familiari ha scelto di studiare all’istituto alberghiero. Ammette che forse avrebbe potuto fare qualcosa di diverso ma lei intanto si trova soddisfatta a lavorare in sala a contatto con i clienti e magari sarebbe molto bello diventare maitre di sala.
” È stata questa esperienza nel villaggio estremamente performante, che ha forgiato il mio carattere rendendomi più forte, ho imparato tanto, ho fatto tanti sacrifici torno a casa e in classe a scuola per l’ultimo anno soddisfatta. Questo cuore sul piatto? -Sorride emozionata- è il piatto che mi ha restituito un cliente del villaggio, una famiglia affezionata che ha voluto omaggiarmi in questo modo, questa è la bellezza del mio lavoro!”
In bocca al lupo dolce Elena e a voi ragazzi dalla redazione MediaSud.
A cura di Viviana Miccolis