A pochi giorni di distanza dalla partita casalinga contro il Mantova, nella sala stampa “Gianluca Guido” si sono presentati i due nuovi difensori biancorossi: Nasa Obaretin e Valerio Mantovani.
Il primo giunto con la formula del prestito secco dal Napoli ed il secondo in prestito dall’Ascoli.
Obaretin nigeriano classe ’03, Mantovani romano classe ’96: due giovani in cerca di opportunità del capoluogo pugliese, consapevoli della grande possibilità che, una grande piazza come Bari, può dare alle loro rispettive carriere.
Mantovani: “Venire in una piazza così calorosa ed importante come Bari è stato motivo di grande orgoglio per me ed i diversi anni condivisi con Longo sono stati una motivazione in più per scegliere la piazza.”
Duttile, volenteroso e dedito al mettere in pratica i consigli di mister Longo, il difensore scuola Roma ha parlato dell’importanza dell’impegno e del lavoro che la squadra sta mettendo in atto per raggiungere l’obiettivo punti.
“Secondo me abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo fatto.”
Una squadra in crescita, secondo Mantovani, che mira a diventare un punto di riferimento per la difesa biancorossa.
Sulla bollente tematica della retrocessione dell’Ascoli lo scorso anno, la terza in trent’anni, poco da dire, se non un mea culpa generale: “Quando si retrocede si innescano un mix di cose. Non si danno colpe al singolo ma in generale.
Ci sono state cose che non sono andate bene altre no.
Il bello del calcio è che ti da l’opportunità di dare qualcosa in più rispetto all’anno precedente.”
Sulla trattativa che l’ha visto giungere a Bari, ha inciso fortemente il volere di Longo e le esperienze condivise nelle precedenti annate.
“Ho sentito il mister mentre ero in ritiro ad Ascoli e mi aveva espresso la volontà di portarmi qui. Ho trovato un Longo più affamato di prima.”
Tutti i ruoli ricoperti in difesa per Mantovani che per le sue caratteristiche si vede più come un braccetto.
Espressione pacata e voce ferma per Obaretin i cui idoli viaggiano da Neymar a Sergio Ramos, difensore al quale ha deciso di ispirarsi analizzandone le partite, i movimenti e le tattiche di gioco.
“Bari è una grandissima opportunità.
La competizione tra più giocatori con lo stesso ruolo? E’ sana e ti spinge a dare il massimo in allenamento. “
Due gol nella scorsa stagione a Trento ma tanto lo spirito di squadra che trapela dalle sue dichiarazioni:
“Fa sempre piacere segnare, ma prima di vedere l’obiettivo singolo io penso sempre prima alla squadra rendendomi utile in tutti i momenti della partita.”
Tanta la stima verso l’ex capitano biancorosso, Valerio Di Cesare.
“Mi da sempre ottimi consigli.
Mi dice di stare tranquillo e che i risultati gradualmente arriveranno.”
Foto: SSC Bari
Claudia Santoro
