“Oggi sono qui perchè non parlo da tempo. A luglio era un momento di ricostruzione totale dal quale siamo ripartiti. Sono passate 13 giornate, c’è voluto tempo per capire i primi risultati ed ora mi sembra giusto parlare di prospettive future e dei risultati raggiunti sino ad oggi.”
Così il Presidente Luigi De Laurentiis ha esordito nell’odierna conferenza stampa tenutasi alle ore 12:00 nel quartier generale della SSC Bari.
Un confronto atteso, visto che l’ultima apparizione risaliva al 21 giugno scorso; occasione in cui è stato presentato il nuovo volto del Bari con Magalini come DS, Di Cesare come Vice e Moreno Longo come allenatore.
Bari nei playoff: “Io ho dichiarato con ambizione, anche rispetto agli investimenti, di voler puntare ai playoff perchè è un campionato complesso che sta diventando insostenibile perchè la Lega ha dato qualche milione in meno. Nelle prime 9 squadre ci sono fondi stranieri e retrocesse con budget fuori mercato. Al momento sono contento del gruppo che si è costruito perchè non era scontato dall’anno da cui provenivamo. Il risultato più importante? Una squadra formata ed un gruppo unito. Quando passo il tempo con loro lo avverto, i ragazzi vogliono stare insieme e queste sono qualità importanti. Sono meno contento per i punti persi per strada per errori arbitrali. 4 punti in meno fanno male. Non sono alibi, ma fatti che accadono. Difficoltà che si attraversano.”

Prospettive societarie, sceicco ed incontri con investitori:” In verità con lo sceicco è finita li. Si è creata una soap opera anche attraverso giornali nonostante il dialogo ci sia stato con voi. Speculazione? Fa parte del mestiere. Qual è il rapporto con la piazza? E’ difficile avere rapporti perfetti ma ciò che mi preme è che la piazza sostenga la squadra ed i giocatori come è successo a Salerno dove c’è stato un bel gemellaggio; è stato un bell’esempio di calcio. Sceicco? Non c’è stato nulla di concreto. Non c’è un cartello vendesi fuori dallo stadio ma sono predisposto ad incontrare qualcuno disposto ed interessato al Bari. Non lascerò la squadra a nomi americaneggianti che possano danneggiare la piazza. Io lascerò il Bari alla miglior proposta, concreta, che possa portare la piazza in un posto alto.”
Investimenti a Napoli e la campagna per i partenopei a confronto dei pugliesi: ” Secondo me è imparagonabile mettere Napoli e Bari. A Napoli lo scudetto si è vinto dopo vent’anni dopo investimenti costruiti nel tempo appartenendo ad una Serie A con introiti totalmente diversi. Se la Serie A non avesse elargito introiti di diverso tipo anche il Napoli non avrebbe potuto costruire ciò che ha costruito. Sono due piattaforme diverse. Oggi il Bari si pone ad investire in maniera importante in un campionato falsato con fondi stranieri, retrocesse che scendono con giocatori da Serie A. Ci sono squadre che hanno investito tre volte il Bari e si trovano dietro di noi. Ogni anno è una grave perdita importante perchè investi molti denari. Il calcio è in difficoltà. Per quanto riguarda gli investimenti, stiamo facendo il massimo possibile. Il Napoli l’ha dimostrato stando in Champions con ingaggi, stipendi, di molto inferiori alle grandi squadre.”

Autogestione nel budget: ” Vedete i bilanci. Magari io potessi andare anche a pareggio di bilanci. Con gli stessi investimenti abbiamo sfiorato la Serie A. Se un giocatore del Napoli facesse bene ai playoff e ci portasse in Serie A pensate che direste ancora che viene dal Napoli? Non penso. Diventerebbe un eroe a Bari. Noi lo scorso anno abbiamo avuto tante sfortune. Quest’anno siamo ripartiti. Non sono contento perchè ci mancano punti in classifica. Le prime tre squadre in classifica sono fuori mercato, noi se dovessimo arrivare ai playoff spero di avere una squadra pronta, ma vedremo. Io non vendo fumo. I giocatori stanno migliorando, il mister sta trovando il suo gioco. Se dovessimo arrivare ai playoff potremmo giocarcela.”

Vendita della società e funzionalità del Bari per la Filmauro: ” Non siamo entrati ad investire in un vicolo cieco, ma c’è la possibilità che la norma sulla multiproprietà cambi. A livello europeo c’è molta attenzione per questa tematica. Quando dico che il Bari non è in vendita è per questo, ma se qualcuno mi chiedesse un incontro io accetterei. In questi anni c’è stato qualche contatto verso il Bari, che è una società che non ha debiti attualmente, ma nulla più. Nel frattempo stiamo lavorando, investendo tanto; possa essere giudicato tanto o poco a me dispiace. Pensate che i giocatori o l’allenatore non vogliano vincere le partite? Quando perdiamo torno a casa e sono cupo. Mi confronto con gli altri ma trascorro una settimana cupa. Noi siamo fra le poche famiglie italiane, che investono, rimaste.”
Bari ed il maggiore rispetto verso la piazza: “Nel mondo del commercio non occorre scrivere vendisi. Se c’è gente interessata si affacciano gli investitori. Ad un certo punto, se mi facessi un problema per i commenti dei tifosi, e diventassi suscettibile, a chi potrei lasciare la società? A metà campionato a chi la potrei lasciare? Se il Bari dovesse andare in Serie A potrebbe essere last minute la trattativa.”

Progetto triennale e l’ipotetica svolta: ” Siamo al terzo anno. Anche all’inizio ho detto andiamo in Serie B in tre anni ed abbiamo impiegato 4 anni. Uno crea una progettualità, ma con il calcio è difficile pensare di centrare ogni singolo obiettivo che si pone per terra. Sino ad ora li abbiamo centrati tutti arrivando ad un passo dalla Serie A. Per ora siamo riusciti a ripartire con risorse umane nuove. Moreno Longo, Magalini e Di Cesare sono professionisti di livello importante. E’ stato complesso uscire da un periodo difficile come quello dello scorso anno.”
Il rapporto Bari- De Laurentiis: ” Il calcio è questo. Il capro espiatorio occorre trovarlo per forza. Anche a Napoli hanno insultato il Presidente quando la squadra è stata prima in classifica ed il l’ho trovato eccessivo.”

Cheddira, Caprile e le plusvalenze: ” Voi vi siete chiesti quanto sia costato cambiare quattro allenatori ed essere secondi nel mercato di gennaio come spesa. Credete sia facile affrontare quelle spese senza plusvalenze? Li abbiamo investiti male? Si. I giocatori presi hanno fatto male. Abbiamo commesso degli errori, delle cazzate. Mi prenderò sempre le responsabilità. Quello di cui sono contento oggi è essere riuscito a ricostruire un gruppo di persone che stanno lavorando bene e che sono riuscite a costruire un bel gioco facendo rinascere giocatori che son stati qui gli anni passati.”
Sceicco ed il caffè a Milano: “Premesso che lo sceicco ha il mio numero personale ed io il suo. Se io fossi interessato ad investire in una sua attività cinematografica, perchè abbiamo anche parlato di cinema, io lo contatterei telefonicamente. Davanti ad un documento che non era concreto io non sono andato avanti. Peraltro è stato poco professionale far emergere informazioni di una trattativa interna. Già il fatto di far circolare la foto non l’ho reputato molto serio.”
Il Bari, i risultati ottenuti e le aspettative che trovano il freno della multiproprietà: ” Le ali tarpate perchè? Il primo anno abbiamo dimostrato di arrivare sino in fondo. Trovare la quadra con gli investimenti, è difficile. Ci sono squadre che riescono a fare dei miracoli ma non è scontato. Questo è un mestiere complesso. Abbiamo le carte in tavola ma le variabili sono tante. Noi siamo qui con tecnici e giocatori validi e per ora c’è un bel campionato a terra anche se siamo stati sfortunati. La classifica è bugiarda, purtroppo ma è inutile autocompiangersi. “

Pareggi e partite non chiuse, falle ipotetiche nell’organico: ” Le analisi sono troppo in anticipo rispetto ai tempi su qualcosa che possa mancare. Un’altra difficoltà vera è iniziare il campionato a mercato non chiuso. Noi siamo partiti ancora in corsa, devi trovare la quadra. La difesa l’abbiamo aggiustata, poi il centrocampo era già più espresso; in attacco il Novakovich di turno guarda che assist ha fatto. L’allenatore sta lavorando su tutte quelle cose che richiedono tempo. Se parlassi oggi di mercato, mi augurerei di poter cambiare poche pedine. Sul mercato i DS stanno lavorando da settembre per capire chi è scontento a Bari o sta lavorando meno bene.”
Frattura con la piazza: “Io credo che veder sfumare la Serie A sia stato il danno più grave che la piazza abbia vissuto. Ripartire l’anno dopo con un’annata terribile ha portato alla frattura. Veder partire poi giocatori che non sarebbero rimasti a Bari nemmeno con tutto l’oro del mondo e la mancanza dei risultati, assieme ai quattro allenatori, ha portato a tutto questo.”
Serie A e playoff: “Non mi posso portare sulla schiena tutti gli anni che non siete stati in Serie A. Io vi porto a vedere gli allenamenti di Longo e vediamo se c’è qualcuno che non ha voglia di fare un grande passo. Se dovesse continuare questo lavoro, poi vedremo se ciò che è stato fatto quest’anno sia stato ottimo o vero.”

Parma, Venezia e le progettualità delle altre realtà sportive: ” E’ chiaro che in questi anni abbiamo iniziato a confermare giocatori come Vicari, Sibilli aggiungendo man mano pedine certe. Sicuramente il lavoro sarà di costuizione continua. 324 milioni del Parma per arrivare in Serie A. “
Torti arbitrali, Inter-Napoli e le ingiustizie subite dal Bari: ” Ognuno ha un suo modo di reagire. Io ho parlato anche personalmente con Rocchi, abbiamo stilato un report molto dettagliato. Poi se uno deve alzare un microfono e prendere parola può avere più appeal mediatico, ma se c’è da essere presenti lo facciamo. Poi rispetto ai torti arbitrali dico che non trovo alibi. Il Bari deve segnare di più.”
Foto: SSC Bari
Claudia Santoro