Nella 30^ giornata di campionato il Bari totalizza il sedicesimo pareggio consecutivo in un San Nicola che saluta la squadra, prima della sosta, con sonori fischi.
Se contro il Sassuolo la prestazione dei biancorossi era stata oltre gli standard visto l’affronto alla capolista, contro la Salernitana è stata decisamente sottotono.
Ci si chiede a che pro si possa parlare di playoff con una squadra che oggettivamente è troppo altalenante persino per raggiungere l’obiettivo prefissato ad inizio stagione dalla società.
Voce ai protagonisti:
Moreno Longo espone, come da prassi, le difficoltà del campionato di Serie B: imprevedibile e privo di dfferenza in termini di produttività dalla prima o ultima in classifica.
“La squadra oggi ha fatto un buon primo tempo e di occasioni ne ha avute.
Non siamo mai stati cinici e letali.
Poi siamo calati nel secondo tempo perchè non siamo in una condizione ottimale.
Abbiamo tanti giocatori a disposizione ma non sono al meglio.
Oggi avevamo bisogno di Falletti ma ha la febbre; la sua caratteristica ci avrebbe dato la mano.”
Falletti con sintomi influenzali, giocatori non al massimo della condizione: questo il bollettino di guerra allo scadere dei novanta minuti.
Circa la poca affinità mostrata in campo dal duo Bonfanti-Lasagna la colpa sarebbe da imputare al poco lavoro fatto insieme, visto l’infortunio dal quale è reduce Lasagna.
“Hanno fatto un’ottima partita a Sassuolo.
Oggi hanno lavorato bene, ma gli è mancato il colpo risolutore, la stoccata finale.”
Il punto guadagnato come può essere inteso? D’oro, d’argento o direttamente di legno?
Moreno Longo ha le idee chiare.
“Se guardiamo l’aspettativa e quello che vogliamo fare è un bicchiere mezzo vuoto.
Dobbiamo lavorare con fiducia e cercare di presentarci al meglio nelle prossime battaglie che ci attendono.”
Un San Nicola che ha destinato solo fischi alla squadra.
“La gente che viene allo stadio è libera di esprimere entusiasmo o dissenso.
Io quello che posso dire è che a noi dispiace.
Siamo i primi a voler raggiungere la vittoria.
Noi andiamo in campo per vincere, ma se qualcuno pensa che stiamo tirando i remi in barca sarebbe grave per noi.
Nel nostro lavoro devi saper affrontare tutto.”
Cambio forzato in corso d’opera su Benali:
“Benali dovrebbe essere solo un crampo che però non gli ha permesso di rimanere dentro.”
Nulla di nuovo all’orizzonte, solo tanto lavoro da mettere in atto ed amarezza espressa al pensiero che un’intera piazza, tifoseria, possano reputare questa squadra arrendevole.
I fatti parlano e la prestazione di oggi pure.
Foto: SSC Bari