I biancorossi si aggiudicano una partita difficile da disputare e da vivere, ma il Pisa, nonostante la sconfitta, festeggia la matematica promozione in Serie A, dopo 34 anni di assenza dalla massima serie, grazie alla sconfitta rimediata dallo Spezia contro la Reggiana per 2-1.
E così, per la terza volta, il San Nicola diventa palcoscenico di successi altrui, mentre i biancorossi lottano per le briciole dinanzi ad una società che non presenta alcun tipo di programmazione ed obiettivo.
La beffa risiede nel fatto che, nonostante la vittoria, non si riesca a gioire per il risultato vista l’altalenanza di una squadra che oscilla tra prestazioni discrete ed altre totalmente insufficienti.
A segno Bonfanti al 9′.
Il Bari che arriva al San Nicola non trova un’atmosfera idilliaca.
La curva Nord accoglie la squadra di spalle e durante l’ingresso in campo l’unico suono facilmente riconoscibile è un sonoro e continuo fischio.
“INDEGNI”, recita lo striscione affisso da parte del tifo organizzato.
Al 25′ i tifosi abbandonano gli spalti in segno di protesa: a distanza di un anno si ripresenta un segnale forte e chiaro.
Durante l’intervallo, all’ingresso della porta 1 del San Nicola iniziano a giungere i primi membri del tifo organizzato: mentre in campo riprende il gioco, al di fuori divampa la protesta verso la società.
Cori contro la famiglia De Laurentiis, uno striscione con su scritto “DEVI VEDENDERE” e petardi.
Le formazioni
Bari: Radunovic, Mantovani, Maita, Oliveri, Benali, Bonfanti Nicholas, Lasagna, Vicari (c), Pucino, Obaretin, Dorval
A disp.: Pissardo, Marfella, Novakovich, Bellomo, Tripaldelli, Maiello, Falletti, Pereiro, Maggiore, Favasuli, Lella, Saco
All. M. Longo
Pisa: Semper, Caracciolo (c), Canestrelli, Marin, Tramoni, Meister, Tourè, Abildgaa, Moreo, Sernicola, Bonfanti Giovanni
A disp.: Nicolas, Loria, Angori, Hojholt, Rus, Solbakken, Castellini, Arena, Calabresi, Piccinini, Rasmussen, Morutan
All. F. Inzaghi
Un altro volto – Il Bari di Moreno Longo si presenta contro il Pisa maggiormente organizzato e con equilibrio psico-fisico.
I biancorossi costruiscono e verticalizzano concedendo pochi spazi agli ospiti tanto da essere premiati ad appena 9′ dall’inizio del match con la rete del vantaggio.
Rimessa lunga di Pucino e gol di testa di Bonfanti che spiazza Semper; nessuna esultanza per il giocatore di proprietà della squadra nerazzurra che punisce il suo Pisa ma salva il Bari.
Emblematica la reazione di mister Moreno Longo che rivolto verso ignoti mima il gesto del zittire recitando una frase simile al “deve stare muto”.
Il Bari continua a cavalcare l’onda di positività con Lasagna che prova al 21′ un tiro in solitaria, nonostante ci fosse Dorval libero sulla sinistra, che Semper devia.
Per la squadra di Inzaghi qualche timido tentativo in prossimità della porta di Radunovic che para e non consente agli ospiti di portarsi in parità.
L’ammonizione rimediata da Mata allo scadere del primo tempo lo condanna all’esclusione dalla prossima partita, in quanto già diffidato.
Resilienza – La ripresa si caratterizza per un maggiore pressing dei nerazzurri che alzano il baricentro ed accentuano l’offensività che in precedenza era mancata quasi del tutto.
La partita passa per una decina di minuti in secondo piano, considerando le proteste che prendono vita al di fuori dello stadio.
I biancorossi si chiudono nella propria metà campo per difendere il risultato e cercare di rendere viva la possibilità di rientrare nei playoff.
Notizie non positive sul fronte dei padroni di casa con l’ammonizione anche di Benali, già diffidato; contro il Cittadella si dovrà ridefinire il centrocampo probabilmente con il duo Maiello – Lella.
Il nervosismo è palpabile tanto che al 75′ mister Moreno Longo viene espulso dal direttore di gara per eccessive proteste.
Il Bari continua nel percorso di resilienza sino al 90′, ma i nerazzurri al fischio finale dal Mapei, dove stava giocando lo Spezia, iniziano i festeggiamenti per la promozione in Serie A ed in campo inizia un giro di palleggi a tratti imbarazzante mentre si attende lo scadere del quinto minuto di recupero.
Al Bari premeva far risultato e così è stato.
Con la sconfitta del Modena e la vittoria del Cesena per 2-1 sul Palermo, i biancorossi si riconfermano all’ottavo posto a quota 47 punti a meno due dalla sesta posizione.
Considerando l’andamento della 37^giornata i cavallucci di Mignani, a paripunti con il Bari di Longo, rimarrebbero fuori dalla cavalcata ai playoff a causa degli scontri diretti.
I biancorossi sono ora attesi dal Cittadella venerdì 9 maggio alle ore 20:30 con due importanti assenti: Benali e Maita.
Il rebus però non sta nella formazione bensì nell’approccio che gli uomini di Longo avranno al match.
Foto: SSC Bari