Bari, 19 settembre 2025 — L’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ha ottenuto risultati eccezionali nella recente valutazione condotta dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).
I risultati sono stati presentati in occasione della Conferenza di Ateneo odierna tenutasi alla presenza della Comunità universitaria in Aula Magna e in modalità streaming.
L’analisi, che copre il periodo tra il 2019 e il 2025, ha messo in luce una gestione e una performance di alto livello in diverse aree chiave, ricevendo giudizi come “pienamente soddisfacente” e “soddisfacente”.
La valutazione ha riconosciuto la qualità della didattica e della ricerca come “pienamente soddisfacente”, un risultato che riflette l’impegno dell’ateneo nel garantire un’istruzione di eccellenza. Anche il sistema di monitoraggio delle politiche, delle strategie e dei processi è stato giudicato “soddisfacente”, a conferma di una gestione efficiente e proattiva.
Uno dei dati più significativi emersi dalla presentazione riguarda l’espansione dell’offerta formativa.
Il numero totale di corsi di studio è salito da 124 (nel 2020-21) a 134 (nel 2024-25). L’ateneo ha puntato in modo particolare sull’internazionalizzazione, portando i corsi internazionali da 10 a 13 nello stesso periodo. Di questi, sei sono interamente in lingua inglese e sette offrono il doppio titolo, un’opportunità che accresce la spendibilità del titolo di studio a livello globale.
Nel dettaglio, i corsi di laurea triennale sono passati da 59 a 64, quelli magistrali da 52 a 57, mentre i corsi a ciclo unico sono rimasti 13. Anche il numero degli immatricolati ha registrato una crescita, passando da 11.706 nel 2019-20 a 12.259 attuali.
L’impegno dell’Università di Bari per l’inclusione e il sostegno agli studenti in situazioni di difficoltà è stato un altro punto di forza.
Negli ultimi sei anni, l’ateneo ha accolto 98 studenti rifugiati, con 36 iscrizioni a 18 corsi di laurea e 17 laureati. Sono stati attivati cinque corridoi universitari con l’UNHCR e sono stati avviati percorsi di riconoscimento per le qualifiche professionali sanitarie per i medici ucraini. Inoltre, l’università ha istituito borse di studio Iulpas per gli studenti provenienti da Gaza, dimostrando una forte sensibilità verso le crisi umanitarie globali.
Ricerca e finanziamenti: l’eccellenza nel panorama europeo
La ricerca rappresenta un’area di grande successo per l’Università di Bari. Sono stati finanziati 71 progetti nell’ambito di Horizon Europe per un valore di oltre 3,5 milioni di euro. Inoltre, 83 candidature sono state finanziate nell’ambito di ERC seeds, e 1.388 beneficiari hanno ricevuto fondi per un totale di 2 milioni di euro dal Fondo per la qualità e l’internazionalizzazione della ricerca. Il crescente successo dell’ateneo a livello europeo è testimoniato anche dall’aumento dei progetti presentati su Horizon Europe, passati da 55 nel 2020 a ben 143 nel 2024.
La presentazione dei dati, avvenuta oggi, ha visto la partecipazione del rettore uscente Stefano Bronzini e del rettore eletto, Roberto Bellotti, che assumerà l’incarico il prossimo primo ottobre. I risultati mostrano un’università in salute, che coniuga crescita, eccellenza accademica e un forte impatto sociale.
Viviana Miccolis