Questo pomeriggio si inaugura ufficialmente la mostra urbana itinerante nel centro storico di Triggiano che si terrà fino al 10 gennaio 2026, rendendo l’antico borgo triggianese un autentico museo a cielo aperto .
“La litania del cromo | Litania e kromit”, è questo il titolo dell’ affascinante reportage fotografico firmato dall’artista albanese Elton Gllava.
L’evento, promosso dalla Fondazione Pasquale Battista, curato da Manuela De Leonardis e con la direzione artistica di Annalisa Zito, porta in primo piano un tema di profonda attualità e rilevanza sociale: lo sfruttamento nelle miniere di cromo in Albania.
Attraverso una serie di potenti immagini in bianco e nero, che inducono alla introspezione personale e toccano nel profondo, Gllava documenta la vita e la fatica dei minatori di Bulqizë, una cittadina mineraria nel nord dell’Albania.

Questo luogo, già simbolo di lavori forzati per i dissidenti politici durante la dittatura comunista, continua a essere teatro di condizioni di lavoro estreme e gravi ingiustizie.
La mostra, che fa parte del programma “Capaci di Legalità” in memoria dell’agente Rocco Dicillo, vuole ridare dignità ai soggetti ritratti e far riflettere sul costo umano del lavoro.
L’inaugurazione, si terrà in data odierna alle 18:30 in Largo Mercato, ed è pronta ad assumere un forte valore istituzionale grazie alla presenza del console generale d’Albania, Arjan Vasjari.
La sua partecipazione sottolinea il percorso di trasformazione del Paese, che oggi rivendica i valori democratici, pur senza dimenticare che il cammino verso la piena giustizia sociale è ancora in corso.
Le fotografie di Gllava non si limitano a raccontare una storia lontana, ma si integrano con l’architettura urbana di Triggiano, creando un percorso espositivo diffuso che coinvolge vicoli e piazze, da Via Garibaldi a Largo Mercato rendendo protagonisti gli stessi cittadini che con orgoglio custodiscono e apprezzano iniziative artistiche di questa portata.
Come sottolinea la direttrice artistica Annalisa Zito, l’iniziativa dimostra come l’arte pubblica possa diventare uno strumento di rigenerazione urbana e di attivazione della memoria collettiva.
Il progetto nasce da un ritorno alle radici dell’artista: emigrato in Italia negli anni ’90, Gllava è tornato più volte a Bulqizë a partire dal 2013 per documentare la realtà delle miniere. Questo lavoro ha dato vita al libro “Bulqizë” (Postcart, 2019), che ha già ottenuto un importante riconoscimento internazionale.
Con questa esposizione, la Fondazione Pasquale Battista conferma il proprio impegno nel promuovere un’arte che va oltre la semplice estetica. Dopo mostre di successo come quelle di Tony Gentile, Maïmouna Guerresi e Silvia Levenson, la Fondazione ribadisce la propria missione di usare l’arte come strumento di coscienza civile e denuncia sociale.Una fondazione ben strutturata che da dieci anni è particolarmente attiva sul territorio.
L’iniziativa culturale mira anche a valorizzare la bellezza architettonica del centro storico, mettendo in luce vicoli e piazze che profumano di una autenticità ormai rara.Pietra viva, chianche, case in calce bianca, vicoli poetici che richiamano il passato dei nostri avi.
Triggiano da stasera brillerà, la mostra prevede infatti installazioni di opere che si illuminano di sera collocate in angoli suggestivi come vicoli e piazze ma che sarà in grado di risplendere nelle giornate di sole autunnali e invernali con la forza delle emozioni che suscita.
“La litania del cromo” non solo fa luce sul passato e presente dell’Albania, ma interroga tutti noi sulle ingiustizie che persistono in Europa, invitando alla riflessione e alla responsabilità collettiva.
VIVIANA MICCOLIS
