(Adnkronos) – Ivan Graziani (1945-1997) non è stato solo un cantautore. È stato un artista a tutto tondo, difficile da incasellare, capace di attraversare generi, stili e linguaggi senza mai perdere la sua identità. A 80 anni dalla nascita, Federico Falcone gli dedica il libro "Ivan Graziani" (Ianieri Edizioni) che non si limita a raccontare la biografia di un personaggio, ma ne analizza in profondità l'opera e la visione artistica. Il volume – che si distingue per un taglio più saggistico che aneddotico – ricostruisce la carriera di Graziani con precisione e passione, partendo dagli esordi con l'Anonima Sound fino ai grandi successi come Pigro e Agnese dolce Agnese, senza dimenticare le collaborazioni eccellenti con Lucio Battisti, Antonello Venditti e Renato Zero. Ma non c'è solo musica: il libro racconta anche il Graziani pittore e liricista, la sua sensibilità visiva e narrativa, e l'influenza delle arti figurative nella sua produzione. Un aspetto fondamentale dell'opera è la scelta narrativa di Falcone: niente celebrazione fine a se stessa o raccolta di aneddoti nostalgici, ma un'attenta analisi di ogni tappa discografica, con riferimenti storici puntuali e una prosa scorrevole e accessibile. Il risultato è un testo che si legge con piacere ma che, allo stesso tempo, offre spunti di riflessione anche ai lettori più esperti. Arricchito da testimonianze inedite di familiari e colleghi, il libro tratteggia il profilo di un uomo libero e ironico, che ha sempre rifiutato le logiche commerciali del mercato discografico. Graziani emerge come un outsider coraggioso, capace di raccontare con onestà le contraddizioni della vita di provincia, senza mai scendere a compromessi. In appendice, alcune delle sue opere grafiche testimoniano l'altra metà della sua creatività: quella visiva, fortemente influenzata dalle correnti artistiche del secondo Novecento e da figure come Tanino Liberatore. Federico Falcone, classe 1986, firma così un tributo sentito e colto, che arricchisce il panorama dell'editoria musicale italiana. Dopo aver fondato The Walk of Fame magazine e aver raccontato il lockdown in "Blackout", il giornalista abruzzese torna con un lavoro che è al tempo stesso biografia, saggio e atto d'amore verso un conterraneo celebre, nato a Teramo, diventato uno dei più celebri cantautori rock della scena italiana. (di Paolo Martini)
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