Io sto con Bassem Jarban – la verità non si censura
Di Maria Caravella
In Germania come altrove, chiamano “blasfemia” ciò che in realtà è solo memoria e verità.
Bassem Jarban, medico palestinese, ha mostrato un’immagine della Madonna e di Gesù con la kefiah — il simbolo di un popolo che soffre. Non un’offesa, ma un richiamo alla storia: Cristo è nato a Betlemme, in Palestina.
Eppure, questa semplice verità è diventata motivo di attacco, di censura, di sospetto. In un’Europa che si proclama culla della libertà, basta un gesto di solidarietà per essere messi all’indice.
Bassem non ha bestemmiato: ha ricordato al mondo che la fede non può essere separata dall’umanità, che la compassione è universale, e che nessuna religione può giustificare un genocidio.
Difenderlo significa difendere il diritto di pensare, di parlare, di schierarsi.
Significa dire che la Palestina non è un tabù, che la giustizia non è blasfema, e che la pace non ha confini.
Io sto con Bassem.
Con chi cura, non con chi distrugge.
Con chi resiste, non con chi censura.
Con chi porta la verità nel cuore, anche quando il mondo preferisce non vederla.

Parole sante, è la verità che tutti devono sapere, grazie prof Maria