È da poco terminata la conferenza stampa del Ct Luciano Spalletti a Bari, affiancato dal capitano della Nazionale Gianluigi Donnarumma alla vigilia dell’importante partita di qualificazione agli Europei 2024.
Nelle ultime ore su Coverciano è piombata una nube nera a causa del caso scommesse.
Le parole di Donnarumma a riguardo:
“Sono state 24 ore particolari, ma sicuramente non intaccheranno la squadra e il nostro percorso. Noi siamo concentrati sull’allenarci, sul giocare e quindi penseremo alla partita di domani: siamo super pronti a dare tutti noi stessi per vincere la partita. Questo non ha intaccato il morale della squadra”.
Il giovane capitano classe ’99, ha esordito con la maglia Azzurra proprio a Bari ed in riferimento al suo ritorno nel capoluogo pugliese con un nuovo importante ruolo in un momento così delicato dice:
“La fascia di capitano è motivo di grande orgoglio, già indossare la maglia azzurra è un onore e il sogno di tutti i ragazzi che lo inseguono. Indossare la fascia è un onore che non si può spiegare.”
La parola passa a Spalletti che blinda i rumors del calcio scommesse con un netto
“Caso scommesse? Non possiamo rimanere incastrati in quello che è successo ieri sera, queste cose non dipendono da noi”.
Le sue parole descrivono una squadra serie e motivata che punta in primis sulla presa consapevolezza delle proprie qualità e solo dopo sull’osservazione delle caratteristiche degli avversari.
Sul calore della piazza barese, il Ct non ha dubbi:
“Domani c’è lo stadio pieno, Bari ha risposto alla grande e noi li ringraziamo fin da subito per tutto il calore”.
L’entusiasmo percorre le vie della città e da mercoledì a sabato sera le vie ed i negozi si vestiranno di Azzurro con allestimenti a tema.
La fontana di piazza Aldo Moro, la torre della Città metropolitana sul lungomare Nazario Sauro, lo Stadio San Nicola, sono alcuni tra i luoghi che si illumineranno d’Azzurro in onore della Nazionale.
Inoltre c’è da considerare che sono ben 53.500 i biglietti venduti per la partita degli Azzurri, dati che non si registravano al San Nicola da quel lontano ricordo della finale playoff contro il Cagliari l’11 giugno.
Tornando all’importanza di indossare la maglia della Nazionale:
“Nessuno ci ha imposto niente, ci siamo scelti tutto, vogliamo essere una squadra seria. Poi qualcosa dentro lo spogliatoio gli si dice ma spiegare alcune cose è il tentativo di far pensare le persone al loro comportamento. Quando riusciamo a farli riflettere sui vizi che si sono creati, abbiamo già fatto il massimo. [..] dobbiamo riconoscere il dono che abbiamo ricevuto. Se qualcuno non lo sa riconoscere, è una cosa a cui mettere mano. Con queste riflessioni, noi siamo a posto e domani saremo pronti ad agire”.
Claudia Santoro
