Si respira aria di novità nel quartier generale del Bari ove, nella mattinata di oggi, sono stati presentati il nuovo DS Giuseppe Magalini, che verrà supportato dal Vicedirettore Sportivo Valerio Di Cesare, ed il nuovo allenatore biancorosso Moreno Longo che sarà al timone della squadra nella nuova stagione sportiva.

Ospite d’onore il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, tanto atteso dai tifosi e dai media.

“La mia dignità non me la toglie nessuno davanti ai miei figli e mia moglie.”

Ha dichiarato in apertura LDL parlando del clima teso creatosi a Bari; clima che lo ha portato, lo scorso 30 aprile, ad avere la scorta ogni qual volta giungesse nel capoluogo pugliese.

Una situazione gravata anche sulla famiglia De Laurentiis che spesso ha assistito, durante le partite casalinghe, a continui insulti rivoltigli che hanno portato l’intervento di addetti alla sicurezza per placare gli animi.

Un’ampia parentesi è stata aperta sulla questione delle dichiarazioni rilasciate dal patron Aurelio De Laurentiis, più volte inopportune e con una tempistica pessima visti gli impegni che la squadra avrebbe dovuto affrontare all’indomani di ogni sproloquio.

LDL ha rimarcato, ancor’oggi, la sua totale distanza da quanto è stato affermato da suo padre asserendo persino che ci sia stato un incontro familiare nel quale le questioni lavorative hanno avuto un ruolo preponderante.

“Che mio padre possa dire delle cazzate penso sia molto chiaro e quando quest’ultime entrano nella mia sfera lavorativa crea dei gravi danni a me.”

Il presidente del Bari ha poi esposto una piccola scusante a quanto dichiarato lo scorso maggio nell’audizione in Senato di suo padre ADL; circostanza in cui quest’ultimo ha evidenziato i mali del calcio italiano proponendo al Governo una serie di soluzioni.

“Voleva difendere la multiproprietà ma ha usato delle parole sbagliate e delle uscite infelici.”

Sul paragone con altre realtà come quelle delle neopromosse in Serie A, Parma e Como, il punto di vista del presidente è inequivocabile: “Le squadre dello scorso anno avevano un budget da serie A.

Io non posso competere né con i fondi arabi né con i proprietari del Como che a gennaio hanno fatto grandi acquisti.”

Il budget a disposizione di Magalini sarà lo stesso dello scorso anno.

Sul definire la Serie B un vanto, il presidente biancorosso, ha asserito di essere stato travisato in quanto il reale messaggio verteva sul voler spiegare le difficoltà del campionato di Serie B dove i budget adoperati sembravano essere tipici di un’altra categoria.

Obiettivo della prossima stagione? I playoff.

Nemmeno in questa occasione si son volute rendere note le cifre inerenti all’attuale valore del Bari, informazione che consentirebbe anche ad altri imprenditori locali, e non, di potersi affacciare sul panorama sportivo barese.

“Questo non è il luogo per parlare di quanto vale a livello monetario il Bari.

Non ho la volontà di comunicare pubblicamente le cifre, preferisco tenerle private.”

Sul rapporto con i tifosi e sulla ricerca da parte di quest’ultimi di maggiore umanità, il presidente si è detto predisposto a rimodulare il proprio approccio, fallimentare sino ad ora.

“A volte le conferenze arrivano in dei momenti difficili dove si è particolarmente emotivi, ma la chiarezza è una prerogativa che ci ha sempre contraddistinto ed io ci ho sempre tenuto al rapporto con i tifosi con cui parlo liberamente quando li incontro.”

Contenute le domande ai nuovi arrivati Longo e Magalini che hanno espresso la loro totale adesione al progetto biancorosso.

Per il DS pochi proclami e tanta voglia di fare oltre all’impellenza di analizzare le caratteristiche dei giocatori già presenti in rosa ed alle lacune da colmare.

Mister Longo ha espresso chiaramente la sua linea parlando di avere necessità di giocatori che sentano vivo il senso di appartenenza ad una squadra e che abbiano insito in loro una forte determinazione che possa consentirgli di rimanere in campo, al massimo della forma e della voglia, fino allo scadere dei novanta minuti di gioco.

Claudia Santoro

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