È ancora vivido il ricordo dell’esperienza vissuta in occasione dei tre giorni di festeggiamenti dedicati a Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.
Dal 20 al 22 gennaio,”la città faro ( intesa quale punto di riferimento) e la città dinamo ( quale città che trasforma la propria operosità in energia)”sono state sedi di celebrazioni, spettacoli, concerti, parate ed eventi.
Palpabile l’entusiasmo tra i cittadini presenti che hanno assistito a innumerevoli spettacoli di danza e musica, hanno potuto visitare i numerosi musei aperti in occasione dell’ inaugurazione del fitto programma di appuntamenti che le vedrà mete turistiche e culturali particolarmente attrattive per questo 2023.
L’inaugurazione a Brescia è stata affidata a 1500 bambini della scuola primaria. Con le loro voci hanno travolto di emozione insegnati, genitori e autorità presenti, cantando l’inno di mameli e l’inno della Capitale della cultura 2023 “Crescere insieme” scritto a quattro mani da Paola Ceretta, bresciana e Cristian Rocco, bergamasco.
Profonde riflessioni ha ispirato inoltre il video ufficiale di Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura 2023, proiettato in contemporanea, sia al Teatro Grande di Brescia che al Teatro Donizetti di Bergamo. Ripercorrendo a ritroso le fasi della sofferenza dei primi mesi di lockdown , con frame che rimandano alle strade deserte di allora, alle file di camion militari dedite al trasporto delle salme , ai volti grigi e inespressivi dei cittadini attraversando si colgono anche le fasi della ripartenza e della rinascita con la riapertura dei teatri, gli artisti all’opera nei teatri , il decollo degli aerei , le strade, i vicoli, brulicanti di gente, la gioia del ritorno in scena dei cantanti lirici, le feste in piazza , le luminarie, i turisti stranieri a scattare selfie , l’ entusiasmo che esplode sul volto degli artisti di strada, i teatri di burattini presi d’assalto dai bambini, i grandi raduni automobilistici, i balli in costume, e infine gli abbracci. Un video che riassume la storia degli ultimi anni delle due città sottolineando la sofferenza subita ma anche la grande capacità di recupero.
Il Presidente Mattarella, ospite d’onore a Brescia, durante il discorso di chiusura della cerimonia inaugurale ha ricordato, riferendosi ai mesi bui trascorsi in passato, come entrambe le città abbiano saputo reagire con spirito resiliente trasformando il dolore delle perdite morali ed economiche in capacità di costruzione di un modello di solidarietà che ha consentito di affrontare la crisi. “Innovando, guardando all’avvenire, confidando nei valori della cooperazione tipica degli abitanti di queste città che con l’agricoltura, l’industria e l’artigianato hanno saputo mettere in luce il loro spirito laborioso”. I cittadini di Bergamo e Brescia, instancabili lavoratori in ambito professionale hanno mostrato anche il loro volto solidale, non tirandosi mai indietro dinanzi alle richieste di aiuto.
A tal proposito da Bergamo, Federica Masnieri, storica volontaria dell’associazione ” Aiuto per l’autonomia” ci racconta nel dettaglio il grande spirito solidale dei bergamaschi emerso in particolare durante i primi mesi di lockdown. Molti di loro rimasero senza lavoro e vedendo Federica ogni giorno adoperarsi nella distribuzione dei pasti a domicilio tempestivamente chiesero di poter prendere parte al progetto di volontariato.
Nonostante la ripresa degli impegni professionali, Federica racconta come non abbiano mai smesso di adoperarsi neanche in quel momento particolarmente difficoltoso e che molti di loro sono entrati a far parte dell’associazione e continuano ancor oggi a prestare il loro impegno. Bergamo alta e Bargamo bassa, splendide e vivaci, brulicanti di turismo, ristoranti e botteghe, meritano di tornare a sorridere e in questi giorni di volti luminosi se ne son già visti molti, è un buon inizio, c’è speranza, c’è voglia di ricominciare, c’è l’impegno, la fiducia, la buona volontà”
“Due città Bergamo e Brescia così vicine ma così distanti tra loro”, come riferisce Giovanni Bazoli (Presidente emerito Intesa San Paolo) poiché Bergamo è stata sempre attratta da Milano e Brescia da Venezia , si auspica che questa sia l’occasione giusta per costruire insieme una storia comune, Emilio del Bono sindaco di Brescia, racconta di come persino le procedure burocratiche siano per la prima volta unificate in nome di questo importante progetto, racconta di come l’obiettivo da raggiungere sia in primis l’interscambio culturale tra le due città .
All’indomani dei festeggiamenti, rimangono bene impressi i colori delle folle festose nelle piazze gremite, rimane la consapevolezza che nuova linfa vitale irradia le due città lombarde e che i commercianti gli imprenditori e tutto il comparto turistico attendono di poter ospitare importanti flussi d visitatori nelle due splendide città anche se a dire il vero tra i bresciani qualche critica nell’organizzazione degli eventi non è stata risparmiata.
Viviana Miccolis