Ultime battute della visita ufficiale del nostro Presidente negli Stati Uniti. I principali quotidiani occidentali hanno riservato ampi spazi ai suoi interventi.
Nel discorso all’ONU, severissima la condanna alla corsa agli armamenti.
Ma non è Sergio Mattarella in persona che dal governo Draghi in avanti, ha firmato puntualmente tutti i trasferimenti di armi in Ucraina? Si dirà, poteva mai opporsi? Certo no. Strano però che tra una firma e l’altra, non abbia mai dispensato un grammo della sua leggendaria “moral suasion“. Non ce l’ha mai fatta mancare, sta caratterizzando il suo “bisettennato“.
Inevitabilmente, Mattarella
ha lanciato strali alla Russia.
Anche questo, ormai, un approccio piuttosto sterile e discutibile.
La maggior parte dei cittadini europei, di guerra non ne vuol sentire più parlare. Quanti credono nelle economie da rilanciare con la produzione di armamenti? si moltiplicano i Paesi che strizzano l’occhio al Cremlino. Ad ascoltare la sesta di Putin… Non c’è andata solo l’Ungheria: inspiegabilmente c’era anche Madame la France. Bruxelles è a pezzi.
Poi, è molto sospetto che quasi tutti i nostri governanti, Mattarella compreso, si rifiutino di rispondere a due domande facili facili.
Perché Washington sta mettendo anima, corpo e danari per far entrare l’Ucraina nella Nato? cosa accadrebbe se Kiev entrasse nel patto Atlantico?
Spezzare il faticoso equilibrio creatosi con la deterrenza, significherebbe ridurre in 1000 pezzi l’assicurazione sulla vita dell’Umanità.
Se dall’Ucraina partisse un ordigno nucleare, milioni di russi non avrebbero neppure il tempo di inginocchiarsi e implorare Cristo aiutami!”. Meno di un minuto dopo, i connazionali sopravvissuti la farebbero pagare ad americani ed alleati.
Per una situazione del tutto sovrapponibile, nel 1962 John Kennedy e Nikita Krusciov per 10 giorni fecero tremare il mondo.
Oggi, nei fatti, i soldati ucraini stanno morendo per difendere il suolo, i russi si sacrificano per la sicurezza della Patria.
In una situazione tanto drammatica la retorica del “Paese invasore e Paese invaso “sbiadisce ogni giorno di più.
prendiamo atto che purtroppo non ci sono donne e uomini capaci di coniugare il Verbo della Pace. quanta insipienza!
Quanto ci mancano quelli che fecero l’Europa.
L’opus
