Polignano a Mare, Italia – Ancora una volta, le suggestive piazze e i vicoli del borgo antico di Polignano a Mare hanno ospitato la magia de “Il Libro Possibile”, giunto quest’anno alla sua 24ª edizione. Dal 10 al 13 luglio, l’affascinante località pugliese si è trasformata in un vivace salotto letterario a cielo aperto, accogliendo autori, pensatori e appassionati di ogni età per un’immersione totale nel mondo dei libri e delle idee.
L’edizione 2024 ha ribadito la formula vincente del festival: un mix sapiente di presentazioni editoriali, dibattiti su temi di attualità, incontri con figure di spicco del panorama culturale e politico, e momenti dedicati ai più giovani. Le serate, animate dall’intenso vento di maestrale hanno visto scombinare i piani, mutando le location delle presentazioni per esigenze logistiche dovute alle avverse condizioni meteo .Le Piazze centrali Domenico Modugno e Aldo Moro sono sempre state gremite da un pubblico attento e partecipe, desideroso di ascoltare, confrontarsi e scoprire nuove prospettive.
Tra le numerose presentazioni che hanno animato le diverse location del festival, si è distinta anche quella della piccola Saretta che ha portato al pubblico tramite l’affezionato papà e la Marialucia Mastrapasqua la sua opera “La Lumachina Gigia”.
Elogio della lentezza, valorizzazione della diversità, predisposizione allinclusivita, collaborazione, solidarietà,lavoro di gruppo, amicizia, La lumachina Gigia è libbricino di soli dieci racconti illustrati e colorati, e nel suo umile candore ha avuto la capacità, così rara e inaspettata, di educare e formare i nostri bimbi alla creazione di un mondo migliore, un mondo a dimensione di bambino, un mondo nuovo ricco di umanità.
Un esempio di come “Il Libro Possibile” sappia dare spazio tanto a voci già affermate quanto a quelle emergenti, offrendo a ogni autore l’opportunità di presentare il proprio lavoro in un contesto di grande risonanza.
“La Lumachina Gigia” ha trovato a Polignano un pubblico curioso e accogliente, dimostrando la varietà e la ricchezza delle proposte letterarie che caratterizzano il festival. Splendida l’attenzione dei bambini di fronte al racconto della genesi narrativa in una sera d’inverno prima di addormentarsi.
Saretta come suo solito richiedeva al suo papà di raccontarle una storia costruita partendo dal proprio immaginario e così fornita la descrizione della protagonista papà Matteo le raccontò tre storie poi divenute parte integrante del racconto. A queste si sono aggiunte le 7 storie scritte da Marialucia Mastropasqua che hanno messo in luce la bellezza e profondità della Lumachina Gigia, semplice saggia inclusiva e solidale con gli amici animaletti.
Ogni angolo del borgo, dal Lungomare Domenico Modugno alla suggestiva Piazza Aldo Moro, si è trasformato in un’arena per la cultura, con un calendario fitto di appuntamenti che hanno soddisfatto i gusti più diversi.
Oltre alle presentazioni librarie, “Il Libro Possibile” si conferma un punto di riferimento per il dibattito su questioni cruciali del nostro tempo. Economia, ambiente, società, politica e arte si sono intrecciati in discussioni vivaci e stimolanti, animando il confronto e offrendo spunti di riflessione preziosi.
Questa capacità di andare oltre la semplice promozione editoriale, trasformandosi in un vero e proprio forum di idee, è uno dei pilastri del successo ventennale del festival.
La 24ª edizione con tappa a Polignano si chiude con un bilancio estremamente positivo, sia in termini di affluenza di pubblico che di riscontro da parte della critica. “Il Libro Possibile” si conferma un appuntamento irrinunciabile nell’estate culturale italiana, un evento che coniuga sapientemente la bellezza del luogo con la profondità dei contenuti, la leggerezza dell’incontro con il rigore del pensiero. Polignano a Mare, con il suo festival, continua a dimostrare come la cultura possa essere accessibile, coinvolgente e capace di generare valore per l’intera comunità.
Non resta che attendere con impazienza la 25ª edizione, certi che “Il Libro Possibile” saprà ancora una volta sorprenderci e ispirarci.
Viviana Miccolis
