Quando non si comprende l’importanza della comunicazione e delle dichiarazioni, si rischia sempre di incorrere in qualche scivolone; così nel post-partita di Bari-Sassuolo, terminata con un pareggio in extremis al San Nicola, Raffaele Pucino ha espresso il proprio parere in merito al malcontento generale della piazza ed anche dell’allenatore Moreno Longo.
Sfogo che ha alimentato i dubbi dei tifosi biancorossi, scontenti in primis dei mancati acquisti del calciomercato ed in secondo luogo di essere sempre un surrogato di Napoli ove, il patron Aurelio De Laurentiis, ha elargito somme di denaro differenti per rendere la squadra partenopea competitiva e protagonista nel campionato di Serie A.
“Sapete che dico ciò che penso e non ciò che la gente vuole sentirsi dire.”
Inizia così lo sfogo del difensore biancorosso che, da buon paladino della squadra, si interfaccia alla mixed zona puntando il dito contro il circondario per la creazione di un clima che, parrebbe, togliere la fiducia a lui e compagni.
“Per me si è creato fin troppo caos in merito alle prime due partite: contro la Juve Stabia hai preso due gol su calcio d’angolo e sono errori, si, ma hai creato sette occasioni da rete.
Il giorno dopo? Sembrava che il Bari facesse acqua da tutte le parti.”
Occorre puntualizzare che, la partita contro la Juve Stabia, andrebbe totalmente rimossa dagli annali vista la pessima figura rimediata dinanzi a quasi 21.000 spettatori accorsi al San Nicola per supportare e sostenere la squadra e non per demolirla; aspettative deluse visto l’esito del match che ha visto la squadra ospite uscire dal San Nicola con una schiacciante vittoria per 3-1.
Subire due reti nella stessa modalità d’azione è un chiaro sentore di disattenzione in difesa e di mancata conoscenza dei concetti di marcature a zona; se a ciò aggiungi che l’allenatore dichiara di aver segnalato ampiamente i cognomi dei giocatori avversari da dover pressare e la squadra non ha messo in pratica il tutto, un problema di base c’è.
“Vai a Modena e prendi gol su palla inattiva e su un calcio di rigore ed anche qui, il giorno successivo, il Bari fa nuovamente acqua e non è buono a niente.
Noi la fiducia nel nostro gruppo l’abbiamo dal primo giorno del ritiro poi purtroppo la gente ci impiega poco dall’esterno a togliertela ma noi dobbiamo essere uniti.”
La descrizione realizzata da Pucino paragona il rapporto tra la squadra ed il tifo al gioco del tiro al bersaglio, ma ciò che ancora una volta appare dubbio è la mancata ricezione di un concetto, e principio base: la piazza contesta la presidenza per i mancati acquisti di calciomercato e non per le prestazioni dei singoli.
“Tutti ci fanno passare per scappati di casa, ma non è così.”
I pareri positivi o negativi che siano altro non sono che il frutto di cicatrici che la tifoseria biancorossa ha rimediato nell’arco di due anni.
Andrebbe ricordato, a coloro ai quali sfugge, che si è passati dal toccare il cielo con un dito al sentire l’odore sgradevole della retrocessione scansata solo ed esclusivamente grazie all’opera di un ex capitano che aveva fame negli occhi: Valerio Di Cesare.
Fame agonistica che stenta, molte volte, ad emergere.
“Se analizzi le parole del mister, sono il primo a dire che, qualora dovessero arrivare giocatori di qualità sarebbero i ben accetti, però credo che al di fuori si pensi più a dire che quelli che ci sono non sono buoni piuttosto che focalizzarsi su ciò che arriva e questo dà fastidio.
Ci possono essere pareri differenti ma sentirmi dire che Pucino sbaglia una prestazione per un calcio di punizione, mi girano le scatole.”
È evidente come si ricerchi unione e supporto da parte della piazza ma si utilizzi quest’ultima come primo alibi per motivare delle prestazioni scadenti.
È un dato oggettivo constatare come in panchina non ci siano cambi sugli attaccanti o che la difesa si presenti fragile e facilmente penetrabile, ma volendo trarre spunto dalle dichiarazioni nel post gara di Moreno Longo, il campionato di Serie B è imprevedibile e ricco di insidie, quindi, occorre allenarsi e dare il massimo lasciando poco spazio al verba volant.
Claudia Santoro
Foto: SSC Bari