Dalle cronache di un novissimo quotidiano barese apprendiamo una rivelazione sulla morte di Ungaretti.
Si legge che lo scrittore: “Si spense giacendo tra le braccia della sua giovane amante“.
Il particolare è stato reso pubblico solo qualche giorno fa da un autorevolissimo testimone, II fotografo di fama internazionale, Lorenzo Capellini, molto legato al celeberrimo Autore.
Per fortuna la notizia è stata colta da una collega attenta, garbata, Maria Caravella, che ha sapientemente rinunciato al pantografo dello scandalo.
Guai se fosse pervenuta prima alle orecchie degli specialisti delle cronache pruriginose. Quelli che per anni hanno scritto guardando attraverso le toppe delle camere da letto di Arcore. Gente da bunga-bunga che ancora oggi è capace di guarnire di volgarità persino le abominevoli pacche al sedere di una giornalista, in diretta TV.
L’opus pro Vax No Pass

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