Le nostre sono terre belle ma fragili. Ancora oggi facciamo i conti con la violenta attività dell’uomo e con le scelte sbagliate della politica che hanno strozzato lo sviluppo economico e danneggiato la bellezza naturale di diverse zone delle nostre regioni. Tutte le promesse che da anni ruotano attorno alla “svolta green” vanno oggi in frantumi difronte la proposta della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) di accogliere 17 depositi di rifiuti radioattivi tra Puglia e Basilicata, 17 strutture di cemento e acciaio che conterranno scorie nucleari di bassa e media attività. Migliaia di metri cubi di rifiuti in una ristretta area che comprende diverse località turistiche lucane e pugliesi, e diversi siti che fanno parte del patrimonio artistico e paesaggistico delle nostre regioni, come il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e le meraviglie della già capitale della cultura, Matera, e il Parco dei Calanchi di Montalbano Jonico.
Non siamo disposti a osservare ulteriori azioni che danneggiano i nostri territori, luoghi che ospitano generazioni che affrontano con coraggio le difficoltà del nostro tempo, generazioni spesso costrette a reinventarsi in termini lavorativi per sopperire alla carenza di opportunità: le nostre sono terre dedite all’ospitalità per via della loro bellezza. Su questo si deve indirizzare il nostro futuro. Non permetteremo allo Stato di intossicare noi e le nostre regioni con i veleni del resto d’Italia. Vogliamo, piuttosto, infrastrutture e opportunità di sviluppo. Puglia e Basilicata non sono la discarica d’Italia.
Andrea Piepoli
Presidente Gioventù Nazionale Puglia
Michele Giordano
Presidente Gioventù Nazionale Basilicata