Sono troppe le cose che non convincono in questa intricata vicenda.

1. Per la prima volta il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha utilizzato questa espressione: “Gli under 60 devono sottoporsi a seconda vaccinazione diversa da AstraZeneca“. Evidentemente, a nostra insaputa, magari col favore delle tenebre, il parlamento ha approvato la legge sulla obbligatorietà della vaccinazione. Da un momento all’altro, quindi, potrebbe partire la persecuzione dei No Vacs.

2. Gli organismi scientifici internazionali, non offrono garanzie sulle controindicazioni dell’etero vaccinazione. Sembra che rafforzi la protezione, così come sembra che si moltiplichino le manifestazioni di intolleranza, seppure di lieve entità e non pericolose.

3. In Inghilterra, come in molti altri paesi, milioni di Under 60 si sono sottoposti per due volte alla inoculazione dell’AstraZeneca. Non ci risulta che ci siano state stragi di innocenti.

4. Al “devono sottoporsi“ di Roberto Speranza, si è opposto energicamente il presidente dei medici, Filippo Anelli: “la scelta non è una opzione di Speranza, spetta solo ai sanitari decidere“. Non ce ne vogliano signori medici e il ministro se ricordiamo che dallo scorso 2017, in Italia, esiste la legge sul “consenso informato” che fino a questa mattina ha garantito una certa libertà di scelta da parte degli assistiti.

L’opus

 

A cura di Federica Calabrese

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