Migliaia di piccoli medi e grandi imprenditori, soprattutto del centro e del nord, da tempo hanno consolidato rapporti molto proficui con la Russia: dalle sanzioni in poi, ovviamente, non fanno che sputare veleno!
Non c’è agricoltore in Europa, e non solo, che quando si accinge a pagare le fatture di fertilizzanti e affini, non levi i pugni al cielo invocando “Santi Numi!“.
Secondo i sondaggi, ogni settimana lievita il numero di europei che disapprovano l’invio delle armi e detestano l”esuberanza (diciamo così) di Washington.
Da qualche ora i nostri leader, detto fra di noi i peggiori dal dopoguerra ad oggi, hanno capito che la Russia sta vincendo la guerra (chi l’avrebbe mai detto?). Smarrita la sterile baldanza dell’armata Brancaleone, stanno cambiando strategia: ora serve la telefonata che allunga la vita a Zelensky.
Il “va e vieni“ di Salvini a Mosca, ha ragione Georgia Meloni, mostra una crepa nel fronte occidentale: ma è solo una delle tante… E anche vero che istituzionalmente la proposta del Capitano è tanto sgrammaticata da dover essere definita una marachella. Quanti però non farebbero comunella con lui per fermare la guerra ed evitare la fame ? Sempre meglio che lanciare una proposta di pace che ha fatto sbellicare il mondo dalle risate. A proposito, chi l’ha partorita? Draghi, Di Maio o tutti due?
L’opus
