Finisce in pareggio l’ardua sfida tra Cremonese e Bari, dipesa dalle reti di Lasagna (27′) e Sernicola (70′).
Un’ottima prestazione per i biancorossi di Moreno Longo che tengo testa ad una delle corazzate più pericolose di questo campionato di Serie B.
Una Cremonese contenuta nel primo tempo e con il piede sull’acceleratore nella ripresa ove, complici i cambi offensivi effettuati da Stroppa, ha riportato non solo la partita su una condizione di parità ma ha anche provato ad aggiudicarsi i tre punti.
Per l’8^giornata di campionato le due squadre hanno deciso di porsi a specchio in campo, con la differenza che il Bari ha avuto anche a disposizione la possibilità di rimodularsi in un 3-4-2-1 con l’avanzamento di Sibilli:
Cremonese (3-5-2): Fulignati, Barbieri, Pickel, De Luca, Buonaiuto, Bianchetti (c), Collocolo, Ceccherini, Antov, Vandeputte, Zanimacchia
Bari (3-5-2): Radunovic, Pucino, Vicari (c), Mantovani, Oliveri, Maita, Benali, Sibilli, Dorval, Falletti, Lasagna
Allo “Zini”, i primi quarantacinque minuti di gioco vedono il Bari di Moreno Longo in vantaggio per una magia del duo Sibilli – Lasagna.
L’ex Pisa, scelto nel ballottaggio con Coli Saco e Maiello per colmare l’assenza da squalifica di Nunzio Lella, cavalca l’onda dell’opportunità fornitagli e serve al 27′ di tacco Kevin Lasagna che si infila tra i difensori della Cremonese e calcia di prepotenza in porta lasciando il pallone alle spalle di Fulignati che nulla ha potuto.
E’ un Bari maturo rispetto all’inizio di campionato con buone idee e maggior solidità in difesa.
Per la Cremonese di Stroppa qualche squillo pericoloso soprattutto su palla inattiva: al 13′ Buonaiuto su calcio di punizione prova a spiazzare Radunovic; Vandeputte su ripartenza giunge nell’area di rigore biancorossa ed incrocia al 42′ un tiro per De Luca; Buonaiuto ci riprova con un ennessimo calcio di punizione, in chiusura di primo tempo, ma termina lontano dal palo coperto da Radunovic.
Lo Zini non sembra accogliere positivamente l’esito della prima parte del match tanto da riservare, alla propria squadra, un trattamento poco cordiale con fischi all’unanime.
La ripresa ha come parola chiave, rinascita.
La Cremonese di Stroppa non ci sta e rientra in campo al massimo delle proprie energie rendendosi offensiva in più di un’occasione tanto da trovare il gol del pareggio al 70′ con Sernicola che tanto ha messo in difficoltà la difesa biancorossa, colpevole anche dell’errore di lettura commesso sul gol del numero diciasette.
La posizione di capitan Vicari che alza la gamba per deviare il pallone colpendolo di tacchetto ed ostruendo la vista di Radunovic non rende onore alla grande esperienza del difensore biancorosso.
Errare è umano, ma si spera non si perseveri.
Da recriminare anche il poco cinismo nelle palle da gol servite ad Oliveri, apparso insicuro, e Coli Saco davanti alla porta di Fulignati.
Dubbia la valutazione arbitrale in seguito al fallo subito da Favilli in area di rigore negli ultimi minuti della ripresa: la decisione del VAR ha però confermato quanto era stato deciso dal direttore di gara.
L’impegno e la costanza del lavoro di Moreno Longo stanno portando i risultati sperati e così un Bari a cui ad inizio di campionato non si davano chissà quali speranze non solo ha saputo ben tenere testa alla compagine di Stroppa, ma ha anche contenuto le azioni offensive di De Luca, Bonavita e compagni.
Qualche errore di troppo ha persino determinato la mancata vittoria dei biancorossi che nel secondo tempo, complici cambi non all’altezza dei titolari sostituiti, hanno leggermente calato il ritmo del proprio rendimento.
Oltre piccole sbavature il Bari di Longo si approccia al periodo di stop con un importante risultato in tasca che deve servire a dare consapevolezza ad una squadra che, gara dopo gara, migliora e si compatta sempre più.
Claudia Santoro
Foto: SSC Bari