Di Maria Caravella
Domenica 30 marzo, alle ore 20, sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli di Bari, a ingresso libero, e’ andato in scena lo spettacolo “I Promessi Sposi – Special Edition”, una versione “speciale” dell’omonimo romanzo manzoniano con la regia di Nuccio Ragone e Pino Scattaglia,
testi e sceneggiatura di Laura Bruno, scenografie di Arianna Nicassio, costumi di Tatiana Sardella e fotografia di Nino Di Lecce.
Lo spettacolo, ha rappresentato il momento conclusivo del progetto biennale di inclusione sociale Diverteatro, articolato in laboratori e attività di recitazione, di scenografia e costumi, finalizzati alla realizzazione dello spettacolo finale. L’attività promossa dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Adelfia e realizzato dalle associazioni del territorio (Accademia della Canigghie, Acta, A.Ge.A, Associazione Adelfia in Cammino e Centro Comunale di Adelfia) con il patrocinio della Città metropolitana di Bari. Il progetto è stato fortemente voluto dal garante regionale dei diritti delle persone con disabilità e di Puglia Culture, il dottor Antonio Giampietro, che lo ha seguito in tutto il suo percorso.
Protagonisti dello spettacolo 33 attori con e senza disabilità, tra professionisti ed esordienti, che, formando un cast variegato ed eterogeneo, hanno dato corpo e voce ai passaggi più significativi del romanzo di Alessandro Manzoni, mantenendo fede ai temi, al linguaggio, ai fatti, ai personaggi, ai luoghi e ai costumi dell’epoca.
La narrazione è stata intervallata da brani di Ennio Morricone, Pippo Flora e de “I Promessi Sposi opera moderna” di Michele Guardì, per rendere lo spettacolo intenso e vivo, coinvolgendo emotivamente il numeroso pubblico.
L’allestimento scenografico, pensato per trasportare lo spettatore nella dimensione del passato seicentesco, utilizza una tecnologia a schermo ledwall su cui vengono proiettati le tele e i disegni dipinti dai ragazzi con disabilità; l’unione tra le due tecniche apparentemente anacronistiche fra loro, crea un ossimoro perfetto e un impatto visivo insieme virtuale e immediato. Gli abiti degli attori, realizzati artigianalmente con stoffe di riciclo valorizzano i personaggi rendendoli vivi e attuali.
Lo spettacolo è stato tradotto in modalità simultanea LIS.
Un grande successo per un’iniziativa lodevole che non dovrebbe però fermarsi solo ad una serata estemporanea, ma si dovrebbe sempre e in tutti gli spettacoli che vengono rappresentati a teatro tener conto delle modalità compensative di supporto per le persone con disabilità al fine di realizzare in ogni situazione un’occasione di inclusione.