Efigenia, chi era costei?
Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo, coinvolta nel Qatar Gate, si è paragonata ad alla figura mitologica, Efigenia.
La primogenita di Agamennone e Clitennestra, fu uccisa giovanissima con un inganno. Lo scrittore campano Lucrezio, nel 50 a.C., dedicò pagine straordinarie a questa tragedia. Descrisse la vergine Efigenia in ginocchio, atterrita, “casta et incesta“, cosciente della sua ultima ora; a sinistra il suo carnefice che brandiva il “ferrum“. Le si stallava davanti l’algido genitore, dietro il popolo in lacrime.
Ma perché Kaili si sente Efigenia? Quali allegorie fra quello struggente dramma ed il suo arresto? Quando le indagini saranno concluse, probabilmente capiremo meglio. Per ora, per noi, l’imperscrutabile Agamennone altro non può essere che la dura legge, pronta a sferrare la giusta dolorosa pena. Infine, se proprio dobbiamo sovrapporre le due situazioni, nel popolo non è difficile intravedere gli elettori europei. Ed è pure facile intuire che quelle non sono lacrime di commozione ma certamente di rabbia e di sfiducia.
L’opus
