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Nel corso della trasmissione calcistica “Fever of Bari”, ideata e condotta dal giornalista, nonché Direttore della redazione sportiva di Mediasud.tv, Marcello Mancino, è intervenuto in esclusiva l’ex calciatore di Arsenal, Derby County ed Ascoli Arturo Lupoli.

Tanti gli argomenti affrontati nel corso della chiacchierata, a cominciare dalla disamina del campionato dei “Galletti” con uno sguardo anche agli imminenti spareggi promozione:

? “Nonostante un campionato fin qui deludente e al di sotto delle aspettative di inizio stagione, ritengo che i biancorossi abbiano una rosa importante con cui potranno sicuramente dire la loro in ottica play-off insieme a Sud Tirol ed una tra Padova e Perugia. Detto ciò, una piazza come Bari merita di fare qualcosa di importante, nonché palcoscenici più prestigiosi.”

Il focus si è poi spostato sull’analisi dei campionati di serie A e B a poche giornate dalla fine:

? “Nella massima serie, con il primato dell’Inter ormai virtualmente acquisito, vedo quattro squadre – Atalanta, Napoli, Juve e Milan, con le prime tre indubbiamente favorite – in lotta per tre posti in zona Champions. In Cadetteria invece vedo un duello tra Salernitana e Lecce, con i giallorossi leggermente favoriti, per decretare la seconda squadra che affiancherà l’Empoli nel salto di categoria in serie A.”

In merito all’impiego dei giovani in prima squadra, l’ex Arsenal si è così espresso:

? “Negli ultimi 10-15 anni, il calcio è profondamente cambiato anche su questo tema per via di alcune norme federali che impongono, soprattutto nelle serie minori come la C e la D, l’impiego dei giovani in prima squadra; un tempo invece, chi arrivava a giocare in prima squadra lo faceva in quanto meritevole di giocarci e, soprattutto, al termine di anni di gavetta e sacrifici. Sarebbe, dunque, opportuno tornare al passato in nome di quei princìpi come lo spirito di sacrificio e la “fame”agonistica.”

Non è mancata, infine, una battuta sui momenti più significativi della sua carriera:

? “I momenti più belli sono indubbiamente legati alla mia esperienza inglese, tra cui l’esordio in prima squadra con la maglia dell’Arsenal; tra i momenti meno piacevoli, invece, il doppio infortunio alla caviglia durante l’esperienza con la maglia dell’Ascoli che, di fatto, ha condizionato anche il mio percorso da calciatore nel pieno della maturità. Nonostante tutto, mi ritengo fortunato per la carriera che ho avuto e che mi ha dato la possibilità di vivere anche esperienze belle e di giocare al fianco di calciatori come Henry, Fabregas, Bergkamp e tanti altri.”

Servizio a cura della redazione sportiva di Mediasud.Tv

– Nicola Frisullo –

Di ROBERTO

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