Una delle fabbriche più importanti di Bari inizia il 2022 con notizie che portano sgomento alle tante famiglie dei lavoratori  che potrebbero trovarsi a breve senza lavoro.

La direzione Bosch dello stabilimento di Bari  ha comunicato ieri, nell’ambito di un incontro convocato dalla Regione Puglia, che l’80% delle proprie produzioni è posizionato sulle motorizzazioni diesel, che per effetto del cambio verso l’elettrico determinerà una eccedenza nei prossimi 5 anni di circa 700 esuberi su un organico di 1.700 persone.

Lo rendono noto i sindacati che hanno partecipato alla riunione della task force regionale sull’occupazione.

L’attenzione delle imprese al giusto e sacrosanto rispetto dell’ambiente, e nella fattispecie il passaggio all’auto elettriche per forza di cosa porta anche cambiamenti nella produzione. A farne le spese, se non vengono attuati piani di riorganizzazione industriale, saranno sempre i lavoratori.

Si è espresso sulla questione il  presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, con parole inequivocabili e che non fanno dormire sogni tranquilli gli operai del comparto: “oggi a Bari è scoppiata la prima crisi aziendale in Italia causata dal passaggio all’auto elettrica. La transizione verso l’auto elettrica ha avuto un’accelerazione troppo repentina, che sta schiacciando tutta l’industria automobilistica. La difficile prospettiva rappresentata da Bosch a Bari è conseguenza di questa veloce trasformazione del mercato e di politiche europee drastiche, che penalizzano l’Italia più di altri Paesi, perché l’Italia è la seconda realtà manifatturiera d’Europa”. Per questo Fontana chiede che ci sia una strategia nazionale sulla questione.

La politica dovrebbe essere l’arte di prevedere e prevenire le crisi specie in un momento difficile come questo per le famiglie già provate dall’aumento dell’energia e di conseguenza del caro prezzi.

A breve la questione Bosch dovrebbe finire sul tavolo del ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, con la convocazione urgente di un  di un tavolo nazionale.

L’azienda nel frattempo ha già pensato ad un piano di riconversione dei motori diesel in favore di quelli elettrici, decisione auspicata anche da lavoratori e sindacati che potrebbero cosi mantenere il proprio posto di lavoro.

Beppe Magrone

Foto Ansa

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