Monsignor Giuseppe de Candia, il compagno di viaggio che don Tonino Bello chiamava Pippi, è sacerdote della diocesi di Molfetta dal 1956. Il suo sorriso ha conquistato mezzo mondo.

Dopo varie esperienze pastorali in seminario, in parrocchia, nell’Azione cattolica, oggi è parroco e delegato regionale della Migrantes, commissione pastorale per la migrazione della Conferenza Episcopale Italiana. Nel 1972 Mons. N. Nervo lo chiama a collaborare alla stesura dei Regolamenti e degli Statuti della Caritas Nazionale e nel contempo la Regione Puglia gli affida la fondazione della Caritas regionale come delegato della Puglia Nord. Diplomato in Organo e Composizione organistica nel 1981 al Conservatorio di Bari, sotto la direzione del M. Nino Rota, ha lavorato anche in campo artistico e didattico musicale, applicandosi particolarmente ad un metodo di apprendimento fonetico vibratorio per i bambini audiolesi.

Nel 1983 lascia l’insegnamento perché nominato “Addetto alla segreteria ” del Vescovo Don Tonino Bello e in tale veste lo segue nelle sue peregrinazioni alla ricerca dei Molfettesi in Australia, Argentina, Venezuela, Usa. Scrive gli appunti di viaggio di questo periodo con due pubblicazioni.
Dal 1990 parroco in una parrocchia cosmopolita di Molfetta (San Gennaro), don Giuseppe De Candia dà una scossa alla pastorale giovanile parrocchiale e conduce i suoi giovani ad esperienze estive intense incominciando dall’Albania. Da quella esperienza nasce Abbagliati dalla libertà, diario di un campo scuola e ogni estate pubblica il diario estivo delle attività parrocchiali.

Come direttore regionale Migrantes continua le sue peregrinazioni accompagnando l’attuale vescovo, Mons. Luigi Martella, in Argentina e in Australia e puntualmente ne descrive le visite con Un Manto fatto Ponte (Argentina) e con Australia in primavera (Australia). Stare in sua compagnia e’ un piacere sempre nuovo. Sentirlo raccontare di storie lontane di migranti che con la valigia di cartone, tempo addietro, hanno attraversato gli oceani, è una lezione di vita, di comprensione, di civiltà, di amore. Ha sempre dato a tutti, a prescindere. E, per quanto si possa fare, e’ difficile che si possa fare abbastanza per lui.

Tutti i compleanni sono importanti. Raccontano di noi, della nostra vita, delle nostre esperienze. Del cammino fatto. Oggi, però, è un giorno davvero speciale.

Festeggiamo insieme la storia di una chiamata iniziata sessantasei anni fa con l’ordinazione sacerdotale.

Festeggiamo il cammino, svolto fin qui, da monsignor Giuseppe De Candia, infaticabile pastore giramondo nel viaggio, nell’andare incontro all’altro ha trovato il senso della sua personale pastorale.

Giorno dopo giorno ha seminato chicchi di senapa che poi sono diventati alberi. Ha donato il suo tempo, il suo cuore, le sue preghiere, tutto se stesso al compagno di viaggio. Ha visitato terre lontane lasciando lì un pezzo del suo cuore, portandosi, al ritorno, tasche piene di felicità. Ha vissuto il 68 a scuola. Ha visto il passaggio da un secolo all’altro. Ha potuto sorridere del cambio moneta tra la lira e l’euro.

Ha avuto la fortuna di conoscere uomini di grandezza straordinaria, don Tonino Bello, che lo volle come segretario, monsignor Achille Salvucci, che lo ordinò sacerdote.

Da tutto il mondo arrivano diversi messaggi, non solo dalla grande comunità dei Molfettesi e Pugliesi nel Mondo ma anche da coloro che hanno avuto la possibilità di incontralo in giro per la Puglia e il mondo. Certi che questo 90° compleanno non sarà un traguardo ma un’altra partenza.
Buon compleanno don Giuseppe!!

L’Associazione Oll Muvi, affermata nel mondo come I Love Molfetta, presieduta de Roberto Pansini confermano che stare in sua compagnia è un piacere sempre nuovo. Sentirlo raccontare storie lontane di migranti che con la valigia di cartone, tempo addietro, hanno attraversato gli oceani, è una lezione di vita, di comprensione, di civiltà e di amore. Ha sempre dato a tutti, a prescindere. E, per quanto si possa fare, è difficile che si possa fare abbastanza per lui. Buon compleanno don Giuseppe.

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