Tarallo a “Fever of Bari”: “Bari, credici!”

Nel corso della trasmissione “Fever of Bari”, ideata e condotta dal giornalista Marcello Mancino, è intervenuto l’ex calciatore di Bari e Turris Michele Tarallo.

Tanti i temi affrontati durante la chiacchierata, a partire dal match disputato dai galletti contro la Turris nell’ultimo turno di campionato finito 1-1:

?” i pugliesi avrebbero meritato la vittoria in una partita “stregata” dominata per lunghi tratti sul piano del gioco e delle occasioni; i corallini, tuttavia, stanno disputando un ottimo campionato supportati da una società solida e dall’ entusiasmo di una piazza che mancava da diversi anni dalla serie C.”

Sul possibile duello Bari vs Ternana in ottica primato, Tarallo si è, così, espresso:

?” Nonostante gli attuali otto punti di distacco dagli umbri, credo fermamente nella possibilità di una rimonta da parte dei biancorossi; la tranquillità in questi momenti può essere importante per riuscire a realizzare quella che, ad oggi, può sembrare un impresa.”

Da qualche giorno è iniziata la sessione invernale del calcio mercato con il Bari che sarebbe vicino ad un paio di colpi importanti, Giorno ( Monopoli) e Rolando (Reggina):

?” due ottimi innesti se arrivassero, fermo restando che considero già i biancorossi una buona squadra, con una rosa completa e competitiva in ottica primato.”

L’episodio del “goal fantasma” non convalidato a Di Cesare, in occasione del match contro la Turris, ha riaperto il dibattito sull’utilizzo della moviola in campo anche in C:

?” Senza dubbio l’utilizzo della tecnologia, come la goal line tecnology, diventa essenziale anche in un campionato come quello di Terza serie, visto che è professionistico ma, spesso, solo sulla carta.”

Spazio, infine, ad un po’ di amarcord legato ai suoi trascorsi da ex-calciatore del Bari:

?”Ricordo con piacere l’esperienza con la maglia dei galletti, esordii in un Bari-Roma 1-4 del ’99.
Ebbi modo di conoscere Antonio Cassano che, già all’epoca, dimostrò di avere un talento indiscusso nonostante il suo carattere un po’ “guasgone”. Quello di vent’anni anni fa era un calcio diverso da quello attuale, sia dal punto di vista fisico-tecnico, che morale.”

A cura Redazione sportiva Mediasud
Nicola Frisullo

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