Tubettini con le cozze, chi ve li porta a casa?
Dalle nostre parti quando ci si siede al tavolo di un ristorante, tempo un nanosecondo, si è sommersi dagli antipasti: almeno 12 perlopiù caldi.
Al momento della comanda dei primi si va in crisi: li assaggereste tutti. Come fare? Al Sud in questi casi c’è sempre una soluzione. Se il commensale è una forchetta all’altezza, ordinate due primi diversi e due piatti puliti per una divisione equa e solidale. Diversamente affidatevi allo chef, arriverà una sventagliata di assaggini in rapida successione.

Sul secondo nessun problema. Chi andrebbe in un ristorante, magari in Riviera, senza ordinare una montagna aurea di frittura di paranza? Sui dolci attenzione, non affidatevi ai “trionfi” oppure a strani nomi francesi. Puntate sugli sporcamussi. Oltre a sporcare i “mussi“, evidentemente vi sporcherete anche le dita, leccatevele pure. Camerieri e vicini di tavolo faranno finta di niente.
Alzandovi vi verrà spontaneo dire: “Giuro che non tocco cibo per quattro giorni”. Nessuno ha mai tenuto fede a questo giuramento.
Chi potrebbe consegnare a domicilio queste emozioni? Cecchi Paone, giornalista televisivo, da tempo è un convinto sostenitore del delivery a tutti i costi. Quando lo vedete in TV, cambiate canale. È un impostore!
L’opus

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *