È giunta al capolinea l’86° edizione della Fiera del Levante descritta da molti presenti come una manifestazione senza infamia e senza lode.

Fondata nel 1928 dal Comune di Bari, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio la Fiera del Levante è diventata nel corso degli anni un vero e proprio must, per il suo essere un patrimonio storico economico e sociale tra i più importanti per la città di Bari e per l’intera area metropolitana.

Nel 2017 qualcosa cambia e viene stipulato un contratto di concessione con la società Nuova Fiera del Levante Srl per la riqualificazione e gestione delle aree del Quartiere Fieristico di proprietà dell’Ente Autonomo Fiera del Levante.

La Nuova Fiera del Levante vede l’unione, ma con differenti percentuali, tra la Camera di Commercio di Bari e l’azienda Bologna Fiere Spa che hanno formulato un contratto di gestione dalla durata di ben 99 anni versando un canone di centomila l’euro l’anno.

Entrando nel vivo della manifestazione molte son state le critiche da parte dei commercianti in primis e dei visitatori in secundis che hanno definito il tutto caotico e privo di un’organizzazione precisa soprattutto per l’inserimento nei medesimi padiglioni di realtà appartenenti a sfere diametralmente opposte e di un gran numero di venditori ambulanti di fast food.

Ampio spazio alla promozione di concessionarie, pochi stand sull’arredo e box dedicati all’arma.

Da segnalare anche l’utilizzo di una piccolissima parte del suolo fieristico, per ¾ chiuso oltre alla presenza di una fontana monumentale chiusa.

Il box delle merendine che ricordano i vecchi profumi e delizie dello storico marchio Aida, identità di un’era che le ha rese un’icona della Fiera del Levante, è stato il fiore all’occhiello di questa edizione.

Ma bando alle ciance…Dove sono finiti gli stand di spessore di un tempo? E soprattutto che fine ha fatto la Galleria delle Nazioni? Per trovarla occorreva sciogliere un rebus…ed una volta rinvenuta la sua visione ha superato negativamente le aspettative.

Mgradio MediaTV ha intervistato con il giornalista Giosè Monno in esclusiva per voi il Presidente della Nuova Fiera Del Levante Gaetano Frulli, Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo in arte Toti e Tata estremamente frizzanti e comici sia sul palco che al di fuori, membri di quella storia televisiva della comicità iniziata negli anni ‘90, Daniele Condotta comico barese che sulla strada della comicità locale di Toti e Tata si sta consolidando oltre che nel panorama locale anche in quello internazionale con il suo essere un importante youtuber ultra attivo sulle piattaforme social, il simpaticissimo  sosia di Albano ed udite udite Albano in persona, ambasciatore della Puglia nel mondo e cantante istrionico.

Ad Al Bano è stato consegnato da Solfrizzi e Stornaiolo il Premio Caravella D’oro dedicato ad Alessandro Ambrosi, l’ex presidente della fiera recentemente scomparso.

Nel complesso questa edizione della Fiera Del Levante si mostra povera di contenuti ed iniziative innovative ed evidenzia anche come la coerenza non sia un fattore di casa dal momento che molti lettori ci hanno segnalato la discrepanza fra prezzo del biglietto d’entrata (4 euro) e costo del parcheggio (5 euro).

Com’è possibile che avvenga ciò? Errore d’organizzazione o falla nel sistema?

Dovremo aspettare la prossima edizione per capire se verranno apportate delle modifiche al sistema in grado di colmare le lacune di quest’anno.

Claudia Santoro

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