di Maria Caravella
Sold out per il penultimo appuntamento di Agosto della rassegna Ad Libitum a Polignano a mare: “Una voce, una fisarmonica”. Ospite della serata una straordinaria interprete: Antonella Ruggiero, ospite tanto attesa della programmazione della fortunata rassegna dedicata alla grande musica a Polignano, organizzata da Epos Teatro con la direzione artistica di Maurizio Pellegrini.
La Ruggiero voce storica dei Matia Bazar si è esibita in duo con il talentuoso fisarmonicista Renzo Ruggieri nell’atrio del Museo Pino Pascali, sfondo inconfondibile lo scoglio dell’eremita e il mare della famosa cittadina pugliese.
Antonella Ruggiero, per circa un’ora e mezza, applauditissima dalla platea, ha cantato brani tratti dall’ album “Souvenir d’Italie”, in cui l’artista ha inserito alcuni dei brani italiani più significativi composti dal 1915 al 1945 rivisti in chiave jazz.
Molti tra i brani eseguiti, quelli che l’hanno portata al successo nel periodo con i Matia Bazar e tanti relativi alla sua attività di solista. La rivisitazione musicale proposta, con l’accompagnamento di Renzo Ruggieri alla fisarmonica, è stata innovativa e ricca di fascino. Non è mancato un omaggio a Domenico Modugno, ricordato con l’interpretazione di “Amara terra mia rivisitata in chiave jezz”.
Gli appuntamenti di agosto di Ad Libitum si chiuderanno con il concerto Di terre e voci lontane: il 31 alle 21 con il violoncello di Nicola Fiorino e il pianoforte di Filippo Balducci che omaggiano César Franck nel 200° anniversario della nascita, in programma anche Schubert e Schumann. A settembre sono invece tre gli appuntamenti che concluderanno la programmazione estiva di Ad Libitum: il concerto Kaleidoscope con Pablo Montagne e Nando di Modugno in programma il 4 settembre, il recital per pianoforte solo Imaginary landscapes di Benedetto Boccuzzi (9 settembre) e Nòstos – Il ritorno, spettacolo in programma l’11 settembre a cura della Compagnia Equilibrio Dinamico.
Prima dello spettacolo abbiamo incontrato Maurizio Pellegrini che volentieri ha conversato con noi:
D. Come è nata l’ idea di questa rassegna e soprattutto come si è evoluta nel tempo?
R. Quando nasce una rassegna come questa, parte sempre dall’esigenza di colmare un vuoto. Si sentiva l’esigenza di una programmazione continuativa e non episodica. Pertanto tutto si è evoluto con l’intento di dare un supporto programmato; la realizzazione di spettacoli con cadenza costante nel tempo, non limitata a qualcosa di episodico. Esattamente un riferimento temporale capace di coinvolgere il pubblico e condurlo oltre la Polignano che tutti conosciamo, quella cartolina meravigliosa che si regala al turista che viene nella nostra splendida regione. Oltre al contenitore c’è bisogno di creare contenuti, ecco perché otto anni fa è nata Ad Libitum, una rassegna dai contenuti intensi all’insegna della poliedricità, contenuti che non sono soltanto rassegna musicale. In virtù della trasversalità nel nostro Programma c’è sempre un elemento letterario o una contaminazione teatrale.
D. Qual è la vostra strategia vincente?
R. Il nostro campo di battaglia è sempre stato caratterizzato dal cercare punti di interazione e dialogo tra le arti. Ad Libitum è un’offerta costante e non episodica. Un qualcosa capace di avvicinare il pubblico presentando molteplici offerte. Nella nostra rassegna convivono un po’ tutte le arti come in una autentica koinè. C’è sempre un elemento letterario, teatrale o musicale, punti di interazione e dialogo tra i diversi linguaggi artistici che vicendevolmente si influenzano. Constatare come la musica è dentro il teatro e viceversa oppure come la danza nasce da un proposito musicale o letterario diviene la chiave di lettura variegata che è riuscita ad avvicinare un pubblico eterogeneo che trova in questa rassegna non soltanto ciò che ama già, ma anche qualcosa da scoprire. l’ abbonato che decide di seguire l’intera rassegna non troverà mai soltanto il concerto classico o quello contemporaneo, troverà innumerevoli proposte e soprattutto potrà constatare come vicendevolmente si influenzano.
D. Abbiamo avuto modo di apprezzarla nel ruolo di Fred Buscaglione. Come riesce a conciliare l’attività di organizzatore con quella di uomo di spettacolo?
R. È una cosa che sto imparando. È ormai da vent’anni che faccio l’attore, diciamo che ho un po’ di esperienza, anche se non è sufficiente. È sempre molto importante approfondire se stessi. L’unica strada da percorrere è quella di dedicare tutto il proprio tempo per un obiettivo a costo di sacrificare purtroppo il proprio tempo libero, le proprie passioni e la vita privata. Questo è il rovescio della medaglia, però è l’unico modo per riuscire a conciliare tutto, ottenendo risultati eccellenti.
D. È importante educare il pubblico e in che modo è possibile farlo?
R. Si parla tanto, in questi ultimi tempi, di avvicinare il pubblico al Teatro; io penso che nessuno debba essere costretto, l’unico modo per avvicinare la gente è coprire un’offerta non episodica. Le faccio un esempio, immaginiamo che sotto casa si apra un negozio che vende cose nuove, che non si conoscono. La gente si avvicinerà incuriosita, vedrà tante realtà nuove, se sarà interessata a quelle cose ritornerà.
Ecco perché ribadisco: l’obiettivo di un’offerta costante, essere là con qualcosa che attrae e motiva non costringere la gente, perché già la società ci pressa su vari fronti.
La vera cosa bella sta proprio nella liquidità e nel generare curiosità.
L’unico vero segreto per me è riuscire ad avvicinare il nuovo pubblico attraverso questo accattivante circuito. Essere incuriositi da qualcosa, creare curiosità è il modo migliore per avvicinare il pubblico. È molto importante la costanza.
D. Come è stata la collaborazione con l’Amministrazione del Comune di Polignano a mare in questi anni?
R. l’Amministrazione comunale ci ha sempre sostenuto, Il problema è che adesso la rassegna è cresciuta in modo esponenziale. Otto anni fa siamo partiti con circa 3 o 4 eventi, oggi ne abbiamo 26, così lei capisce che tutto è cresciuto rapidamente e i tempi di una amministrazione non sono esattamente quelli che noi fortunatamente abbiamo riscontrato nel nostro cammino professionale. Abbiamo intavolato un discorso con la nuova Amministrazione, che ci sembra ben disposta e aperta al dialogo, per presentare il nostro nuovo Progetto, speriamo in un riscontro positivo. Saremmo felici, con il nostro contributo, di partecipare alla crescita di Polignano.
D. Può darci qualche piccola anticipazione sulla stagione prossima?
R. Innanzitutto la vera anticipazione è che ci sarà una stagione autunnale, che comincia già dal 30 settembre, che annunceremo ufficialmente già i primi del mese prossimo, in quanto la programmazione è già definita ma aspettiamo le autorizzazioni necessarie e soprattutto definire gli spazi che devono ospitarla. Perché il vero problema di Polignano è proprio quello che non abbiamo spazi. Si parla tanto di destagionalizzazione ma il problema rimane sempre questo.
La rassegna comunque è certo incomincerà il 30 settembre e si concluderà nel periodo natalizio.