Partita bagnata, partita fortunata: sì ma per la squadra avversaria.

Questo è il sarcastico epilogo della 29^ giornata di campionato ove i galletti in trasferta a Venezia non deludono le aspettative e perdono contro i ragazzi di Vanoli.

Un inizio terribile ha lasciato il passo ad una seconda fase di maggior equilibrio dove i biancorossi hanno tentato la ripresa del risultato ma in chiusura di azione l’incisività scarseggiava.

A segno Gytkjaer 3’, Altare 15’, Puscas 36’; alla ripresa Pohjanpalo all’ 89’.

Un inizio scoppiettante al “Penzo” di Venezia, ove i lagunari a distanza di 12’ hanno regalato ai propri tifosi due gol realizzati con lo stampino: dapprima Gytkjaer al 3’ e successivamente Altare al 15’ segnano sugli sviluppi di un corner e di un ritardo sulla copertura da parte di Vicari e Puscas.

La difesa biancorossa su entrambe le azioni è sembrata aver totalmente rimosso il concetto di pressing difensivo.

Nel corso dei primi 45’+4’ ripetute son state le azioni del Venezia su medesimo schema: dopo la ripartenza, scatto sulla fascia e tiro centrale da fuori area.

Questo modus operandi è stato attuato da Pohjanpalo al 4’, all’8’, al 9’ da Gytkjaer, Ellertson al 27’ ed infine Tessmann al 37’; questi dati altro non sono che la constatazione di come le falle del centrocampo e della difesa biancorossa siano ben a mente agli avversari che, hanno dato prova di aver fatto bene i compiti a casa se due volte su due il gol è arrivato grazie al medesimo schema studiato a tavolino.

Bari in leggera crescita dopo il gol d’esterno di Puscas al 36’ su passaggio di Ricci.

Il biancorosso qualche minuto dopo ha sprecato due azioni dinanzi alla porta di Joronen, anche in seguito alla lucida difesa di Altare, autore non solo del gol ma anche di tre salvataggi nella sua area di rigore.

Il secondo tempo viaggia per quasi tutti i 45’ sull’onda dell’equilibrio.

I biancorossi ci provano a raggiungere il pareggio ed i lagunari a segnare un altro gol.

Nel complesso un paio di occasioni per ambedue le squadre caratterizzano la seconda parte del match.

I cambi di Morachioli, Maita e Achik su Lulic, Nasti e Dorval donano ai galletti una ventata di vitalità, fino a quando il Venezia come un buon sarto, prende le misure delle new entry in campo.

Al 67’ Morachioli sbaglia una doppia conclusione dopo il passaggio di testa di Puscas.

Un minuto dopo il Venezia compie l’unico, probabilmente, errore grave nel corso del match lasciando Puscas libero di servire Sibilli in area che non riesce ad approfittare della mancanza dell’avversario e si lascia chiudere all’ultimo da Tessmann.

Zampano show in due soli minuti di gioco: al 72’ e 73’ prima tira alto su Brenno e dopo realizza una conclusione molto larga che sfiora il gol.

A poco serve il tentativo di cross da parte di Sibilli perfettamente servito su Achik che, preso dall’eccessivo entusiasmo, calcia alto sulla porta.

In chiusura del match il gol del 3-1 con la firma del capocannoniere della Serie BKT: Pohjanpalo.

Nonostante l’esito, i galletti hanno mostrato deboli segnali di ripresa nel secondo tempo dimostrando di voler concludere il match con un esito differente da quello successivamente ottenuto.

L’ostacolo contro cui i biancorossi si scontrano ripetutamente è la mancanza di un attacco realmente offensivo e pericoloso e di un centrocampo efficiente.

Un gioco lento e poco organizzato deve cedere lo scettro quest’oggi, ad una squadra che ha giocato un buon calcio; pochi errori e tanta verticalizzazione del gioco.

Ogni palla inattiva era un pretesto, da parte dei lagunari, per incidere ed imprimersi sul match.

I ragazzi di Iachini rientrano a casa con la consapevolezza di averci provato, anche se ahimè alcune volte non basta ed occorre riconoscere la superiorità degli avversari.

Testa a sabato 16 marzo alle ore 16:15 allo Stadio San Nicola per Bari-Sampdoria.

 

Claudia Santoro

Foto: SSC Bari

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