di Maria Caravella

È una cosa molto triste constatare che  in un paese così bello come Polignano  a mare  in provincia di Bari. Località che vive principalmente di turismo,  location di alcune riprese della serie televisiva Lolita Lobosco, sia abitata da ristoratori (per fortuna non in tanti, almeno questo!)  che mettono alla porta gli animali e di conseguenza anche persone non vedenti con i propri cani guida.
Cronaca del giorno:
Giornata di vento a Polignano, i visitatori che si sono recati per una passeggiata domenicale, si sono rifugiati nei locali, in particolar modo quelli centrali. Anch’io mi trovo a Polignano con un collega giornalista non vedente e con il suo cane guida.
Arrivata l’ora di pranzo  cerchiamo anche noi un  locale dove sostare. Scegliamo casualmente IL CUCCUNDEO sul lato sinistro della piazza centrale. Mi avvicino alla cassa per chiedere se c’è posto, un addetto quasi infastidito mi chiede di aspettare che arrivi una collega dal piano di sopra per vedere se è rimasto qualche tavolo libero. Il tempo di attesa è notevole, pertanto mi affaccio al piano  superiore per sbirciare se ci sono dei tavoli liberi, mi accorgo che  ce ne sono due o tre,  aspetto pazientemente la “cameriera”, di solito non uso questo termine per definire le persone che servono a tavola ma in questo caso il termine “cameriera” lo ritengo per questa persona un complimento e non un’offesa perche per fortuna ci sono altre persone che invece onorano questo mestiere.  La “signora” mi risponde dicendomi di pazientare un po’ perché avrebbe cercato di “accontentarmi” quasi mi stesse facendo una gentile concessione. Ho informato la “signora” che avevo lasciato la persona  non vedente con il cane all’entrata del locale per non creare problemi. La “signora” a questo punto molto inviperita mi ha detto: “ Non ha letto sulla vetrina il divieto di introdurre cani?” Le ho risposto che si trattava di un cane guida. La “signora” ha sottolineato che non le interessava,  il cane guida non poteva entrare e basta! Per correttezza professionale le ho detto di essere una giornalista che avrei divulgato la notizia soprattutto segnalandola all’Unione italiana ciechi. A questo punto la “signora”  molto nervosa e con scarsa educazione,   mi ha accompagnata alla porta dicendomi che io potevo dire tutto quello che volevo per far prendere aria alla bocca. Intanto vorrei rispondere pubblicamente alla “signora”, comunicandole che esiste un ordine dei giornalisti, che ha il dovere di informare l’opinione pubblica di quello che accade e che nel 2024 è inaudito che una persona non vedente non può recarsi in un locale pubblico con il proprio cane guida, davvero una vergogna! Inoltre riferisco alla “signora” che sarei stata molto felice di non dare questa notizia, perché  come ho già scritto nell’incipit è una notizia molto triste. Mi rivolgo pertanto  innanzitutto al Sindaco di Polignano a mare, che forse non è a conoscenza di tutto quello che avviene  nel suo paese, al Presidente dell’Unione Italiana ciechi affinché vigili e difenda i diritti dei suoi iscritti, alle associazioni animaliste che intervengano affinché in un Paese civile come è l’Italia, non si verifichino più situazioni così incresciose ed infine all’opinione pubblica  e ai cittadini che hanno un grande potere quello di scegliere dove spendere i propri soldi ed in questo caso di riflettere e far lavorare  solo chi merita di lavorare.

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