L’ex difensore di Inter e Reggina, Bruno Cirillo , si è concesso una chiacchierata ai microfoni di FOB “Fever of Bari’’ , trasmissione , ideata e condotta , dal giornalista Marcello Mancino, in onda sulle frequenze di Media Tv.

Il classe 87’ di Castellamare si è espresso su diversi temi, partendo dal campionato di Serie C e dal dominio della Ternana nella competizione.

? “A inizio stagione vedevo come favorite Bari e Ternana, dai biancorossi mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto per la rosa che era stata allestita, mentre gli umbri hanno avuto un’annata clamorosa e non mi stupirei se infrangessero qualche record.
Il campionato però non è ancora finito, oggi c’è una bellissima partita, Bari e Avellino daranno il tutto per tutto, è vietato sbagliare.”

Il calcio è in continua evoluzione, specialmente con l’introduzione della tecnologia.

? “Ho vissuto quelli che per me sono stati i migliori anni di questo sport . Però, è normale che il calcio, come tutto nella vita, cambi e si evolvi, tuttavia, i problemi e le polemiche in campo ci sono ancora; mi permetto di dire che, secondo me, si stava meglio prima.”

Nel corso degli ultimi anni è anche cambiato il tipo e prototipo di esser calciatori, dove quelli “vecchio stampo”sono, purtroppo, sempre più merce rara.

? “ I difensori,di un po’ di tempo fa, non ci sono più; adesso si è persa quella cattiveria in campo e si punta su calciatori più “gracilini”, quando giochi la grinta è fondamentale ma è una questione personale e non può essere allenata.
Ovviamente, ci sono ancora tanti giocatori che ammiro, mi piace molto Koulibaly che è tra i più i completi nel ruolo.”

Il tuo nome è anche legato alla famosa “scazzottata” con Marco Materazzi dopo un Inter-Siena.

? “Quel brutto momento è parte del passato, ogni Domenica capita che due giocatori si scontrino ma, la quasi totalità delle volte finisce lì. L’ex nerazzurro mi aspettò sotto il sottopassaggio è lì ci fu il famoso pugno. Fortunatamente, un mese e mezzo dopo, nella sede della aGazzetta dello sport si scusò pubblicamente e ci chiarimmo.”

Nel calcio del sud ,specialmente qui in Puglia, si sta investendo poco nel calcio giovanile , a Bari nell’era Paparesta si puntò sul vivaio e sui giovani, il cui nome più importante è, senza dubbio, Castrovilli.

? “Questo problema non c’è solo in Puglia ma è molto più grande, è una situazione che va affrontata e l’investimento nel settore giovanile è fondamentale, sia per le società sia per i ragazzi.
La gioventù di oggi ha, ahimè, già tutto e non sa, ad esempio, cosa sia il calcio per strada. La mia generazione si formava e cresceva nei parchi e nelle piazze.”

Servizio a cura della redazione sportiva di Mediasud.Tv

Alessandro Ianuzziello

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