Sabato 27 marzo 2021 è stata registrata la quarta puntata del format ufologico “La Verità è la’ fuori”, ideato e scritto dall’emittente barese Media Tv, con la collaborazione del Centro Ufologico Nazionale (CUN). L’episodio, andato in onda domenica 28 marzo, ha avuto per titolo “C’è ostilità negli UFO? Implicazioni per la sicurezza” ed è stato condotto da Vincenzo Campanelli, che ha intervistato i tre ospiti, tutti esponenti del CUN Puglia.

Ha esordito il Responsabile Provinciale di Bari Gaetano Anaclerio, il quale ha illustrato la possibilità che una delle ragioni del comportamento elusivo degli oggetti volanti non identificati (UFO o UAP) sia da ricercare in rapporti tra la nostra civiltà e quella visitante non propriamente pacifici, talché – pur in assenza di una belligeranza dichiarata da una parte o dall’altra – ogni possibile contatto avvenga all’insegna della massima cautela e circospezione, stante l’elevata probabilità che ne scaturiscano atti ostili.

Il tutto scaturirebbe dall’atteggiamento assunto dalle due superpotenze vincitrici del secondo conflitto mondiale, che – nella convinzione per cui in qualunque momento l’altra parte potesse dare vita ad una escalation militare – erano ossessionate dall’idea di spiare ciascuna i progressi tecnologici dell’altra sul piano degli armamenti, per impadronirsene e farli propri.

In questo clima di ostilità reciproca, gli UFO /UAO potrebbero essersi trovati nel mezzo, subendo approcci aggressivi da parte delle forze aeree statunitensi o sovietiche, nella convinzione che velivoli capaci di manovre così sorprendenti avrebbero potuto attribuire un vantaggio strategico a chi se ne fosse impadronito. In effetti, risalendo alle origini cronologiche della moderna ufologia, non mancano indizi che sembrano deporre proprio in tal senso. Vi sono tre casi emblematici che è possibile ricordare.

Il primo, vero simbolo – a torto o a ragione – di queste battaglie volanti tra aerei e UFO, è il caso Mantell del 1948. Il 7.01.1948 al pilota Thomas Mantell, mentre era al comando di una squadriglia di tre caccia P-51 Mustang in rientro alla base di Godman (nel Kentucky), venne richiesto di intercettare un enorme oggetto che, dopo avere sorvolato i depositi aurei di Fort Knox, si era portato proprio sulla verticale della base in questione. Poiché i tre aerei erano in riserva, due abbandonarono quasi subito l’impresa: Mantell, invece, riuscì ad avvicinarsi tanto da constatare che si trattava di un oggetto metallico di notevoli dimensioni, a forma di cono rovesciato, che ruotava vorticosamente sprizzando vampe rossastre, con in cima una macchia rossa luminosa intermittente. Avendo l’UFO cominciato a salire di quota a grande velocità, il capitano Mantell decise di proseguire l’inseguimento fino all’altitudine di 20.000 piedi (circa 6.000 metri), poiché le sue scorte di ossigeno andavano esaurendosi. Poi il contatto radio si interruppe (anche se, secondo alcune indiscrezioni, Mantell avrebbe fatto a tempo ad esclamare: “Mio Dio, c’è della gente là dentro!”). Il giorno successivo le pattuglie della base, uscite in perlustrazione, trovarono i resti del povero Mantell e del suo aereo sparpagliati per decine di metri. Venne riportato che i rottami si presentavano minutamente sforacchiati, quasi porosi, come se su di essi avessero agito simultaneamente “una vampata di intenso calore e un violento getto abrasivo”. Forse era stato usato, nei confronti dell’aereo di Mantell, un qualche congegno di difesa attiva?

Il secondo esempio è un altro caso classico, quello del pilota Felix Moncla. La sera del 23.11.1953 la Difesa Aerea dello Stato del Michigan rilevò sui radar la traccia lasciata da un oggetto volante sconosciuto. Dalla base aerea di Kimross venne fatto decollare un jet F-89 Scorpion, con ai comandi il pilota veterano Felix Moncla, a controllare. Ad un certo punto dai radar l’UFO venne notato cambiare rotta, dirigendosi verso il Lago Superiore, con il velivolo di Moncla sempre all’inseguimento. Gli operatori radar videro la distanza tra i due oggetti accorciarsi sempre più finché il blip dell’aereo pilotato da Moncla scomparve, come inghiottito dal segnale radar dell’altro velivolo non identificato. Subito dopo anche quest’ultimo sparì dallo schermo radar. E’ inutile dire che le ricerche del povero Moncla non hanno mai dato alcun risultato. Peraltro, è notizia del 2006 che una società di prospezioni subacquee avesse ritrovato sui fondali del Lago Superiore – a circa 100 metri di profondità – il relitto del F-89, privo di un’ala, ed a breve distanza un oggetto dalla sagoma circolare, parzialmente coperto dalla sabbia, insieme all’ala mancante. Ma questa è un’altra storia.

Qualche mese dopo, il 10.07.1954, nello Stato di New York, il radar della base aerea di Griffis captò l’eco di un apparecchio in avvicinamento alla base: dal momento che non poteva esserci alcun velivolo nella zona, anche in questo caso venne fatto decollare un intercettore F-94 Starfire; già dopo due minuti dal decollo il pilota era in grado di identificare visivamente il misterioso oggetto, che appariva come un disco sfavillante evoluente alla quota di un migliaio di metri. Il jet con una rapida cabrata approcciò l’oggetto chiedendo via radio ai suoi occupanti di identificarsi. E mentre la distanza scemava rapidamente, rendendo praticamente certo il contatto, il motore del F-94 si spense e la cabina di pilotaggio si surriscaldò in pochi secondi come un forno, nonostante non vi fosse alcun principio di incendio a bordo. Ogni tentativo di riprendere il controllo del velivolo non sortì alcun effetto sicché il pilota ed il co-pilota, quasi soffocati dal caldo, furono costretti a lanciarsi, mentre l’aereo precipitò sulla località di Walesville, distruggendo un’automobile e danneggiando seriamente due abitazioni. Il bilancio dell’incidente fu gravissimo: nel disastro perirono quattro persone.

Stando dunque a questi eventi – ampiamente documentati – non si può certo dire che le forze militari abbiano approcciato simili oggetti con fare amichevole; l’evidenza dimostra anzi che nei confronti degli Ufo sia stata messa in atto la ben nota strategia dei cow boys riassumibile nell’espressione: “Prima spara, poi chiedi chi è”.

A pag. 93 del proprio libro “Gli UFO e la CIA”, il noto giornalista e scrittore Alfredo Lissoni, afferma a chiare lettere che – dinanzi a questa tattica di apparizioni rapide ed altrettanto fulminee sparizioni degli oggetti volanti non identificati – la CIA si sarebbe persuasa della necessità di impadronirsi dei segreti di queste macchine volanti, catturandone qualcuna, ed avrebbe perciò dato mandato all’USAF di procedere al sistematico attacco e recupero degli UFO. Attingendo alle indagini del maggiore Donald Keyhoe, tra i primi coraggiosi investigatori del fenomeno UFO, Lissoni riferisce dell’opinione di due graduati dell’Air Force statunitense, il generale Joe W. Kelly – secondo cui gli aerei di intercettazione inseguivano gli UFO “per ragioni di sicurezza del paese e con un obiettivo di investigazione tecnica” – ed il maggiore Jeremiah Boggs – a dire del quale i militari volevano a qualunque costo impadronirsi di un UFO, tanto che i piloti avevano l’ordine, una volta avvistatili, di tentare qualsiasi manovra, per esempio “di scontrarsi o urtarli dal di dietro”!

Assai interessante è quanto riferito nella conferenza svoltasi il 21.04.1987 nell’auditorium della biblioteca del quartier generale dell’ONU a New York dal colonnello Colman S. VonKeviczky, già addetto ai servizi speciali della polizia statunitense nella Germania occupata del dopo guerra e in seguito funzionario della segreteria dell’ONU, illustre figura di ufologo fondatore dell’ICUFON o “Inter-Continental UFO Network”. Ebbene, in quella circostanza VonKeviczky ebbe a riportare un’affermazione fatta dal Generale Benjamin Chidlaw, comandante della difesa antiaerea continentale con sede nella AFB di Ent (Colorado) nel 1953: “Siamo in possesso di montagne di rapporti sui dischi volanti e li consideriamo molto seriamente poiché abbiamo perso parecchi uomini e aerei che cercavano di intercettarli”. VonKeviczky disse ancora che nel 1952 l’Aeronautica Statunitense diffuse l’ordine JANAP 146 che, nella sua appendice A-E, conteneva precise istruzioni relative alle attività da svolgere in presenza di “invasori non autorizzati” che violavano la sovranità aerea delle nazioni. Sulla scorta di queste considerazioni VonKeviczky nel 1987 si domandava se per caso non ci si trovasse nel bel mezzo di una “guerra misteriosa” combattuta contro forze extraterrestri (che è poi il tema portante di questa relazione).

Inoltre va rimarcato che questa politica di aggressione nei confronti degli oggetti volanti non identificati non era solo una prerogativa delle forze armate degli Stati Uniti: anche dall’altra parte della cortina di ferro si registrarono episodi simili. Secondo un articolo pubblicato nel 2009 da “Xinhua”, agenzia governativa di stampa cinese, durante la guerra fredda fonti militari russe riferirono alle loro omologhe cinesi la notizia che a Kapustin Yar, nella regione di Astrakan, dove aveva sede un cosmodromo, era conservato (e lo sarebbe tuttora) il relitto di un UFO insieme ai corpi dei suoi occupanti: l’UFO, un sigaro color argento di incredibile luminosità, era stato abbattuto da un caccia sovietico il 19.06.1948 (quindi a circa un anno di distanza dal ben noto episodio di Roswell) dopo essere entrato nello spazio aereo della base.

Inoltre – come si apprende da un articolo uscito su “La Stampa” del 7.02.2009 – secondo un report del bollettino mensile interno del Ministero della Difesa della CSI, ai tempi dell’Unione Sovietica non solo era vietato divulgare notizie relative agli oggetti volanti non identificati, ma da un certo momento in poi venne anche assolutamente proibito alla difesa contraerea di fare fuoco su di essi; il tutto – pare – a seguito di un incidente verificatosi ad Hanoi, in Vietnam, nell’estate del 1965. Quel giorno, a seguito dell’apparizione di un oggetto a forma di disco, la contraerea (nove brigate missilistiche composte interamente da militari sovietici) aprì il fuoco contro l’UFO, dopo che l’invito via radio ad atterrare era rimasto senza esito. In risposta l’oggetto emise un raggio molto simile ad un laser che rese inservibili tutte le postazioni contraeree (secondo la versione di Mark Steinberg, ex ufficiale sovietico ora residente negli Stati Uniti, l’incidente non solo avvenne realmente ma ebbe conseguenze ben più tragiche, giacché quel “raggio” fece 200 vittime).

Quali conclusioni possiamo trarre da questa rapida e certamente non esaustiva carrellata?

Per la verità una obiettiva disamina dei casi esposti indica chiaramente che queste astronavi, se tali le vogliamo ritenere, non hanno mai fatto nulla di più che svolgere apparenti compiti di ricognizione. La presunzione di ostilità è stata ritenuta dalla forze militari terrestri sulla base di elementi circostanziali (quali il silenzio rispetto alla richiesta di identificarsi) che ben potrebbero avere diverse spiegazioni; in ogni caso, dinanzi all’attacco o alla minaccia di attacco da parte dei militari, i piloti degli UFO hanno quasi sempre messo in atto manovre difensive passive, di disimpegno puro e semplice (come l’allontanamento a velocità proibitive, vedi i casi Torres o

Kiesling) o di disinnesco dei sistemi d’arma degli intercettori (vedi l’evento di Walesville). In singoli episodi si potrebbe invece pensare all’impiego di sistemi di risposta attiva agli attacchi (caso Mantell), ma si deve pur sempre tenere presente l’eventualità (assai verosimile, come si è visto) che i piloti militari avessero segretamente ricevuto l’ordine di tentare con ogni mezzo l’abbattimento degli UFO.

Il fenomeno UFO ha mostrato negli anni una varietà di aspetti e manifestazioni tale che ben difficilmente si presta ad essere inquadrato in uno schema unitario e risolutivo. Nei casi illustrati è comprovata la messa in atto da parte dei militari di una condotta aggressiva, non sarebbe però giusto sottacere l’esistenza di altri eventi, fortunatamente circoscritti nel numero (ed anche nella localizzazione geografica, essendosi verificati soprattutto in Sudamerica), in cui gli UFO hanno praticato attacchi violenti in danno delle persone comuni (come le “luci vampiro” brasiliane).

Di certo le molteplici sfaccettature del fenomeno UFO / UAP si prestano poco ad una risposta unitaria ed univoca.

La puntata è andata avanti con l’intervento del Coordinatore Regionale per la Puglia Mauro Panzera, che ha dapprima esordito descrivendo le vicende che, traendo spunto da un famoso articolo del New York Times del 2017, hanno successivamente condotto alla rivelazione circa l’esistenza dell’AATIP (Advanced Aerospace Threat Investigation Program) ed all’avallo dei tre video (Flir1, Gimbal e Go Fast), dapprima in veste non autorizzata e successivamente riconosciuti dalla Marina USA e poi dal Pentagono. Panzera ha parlato del famoso Convegno del CUN tenutosi a Roma il 27 ottobre 2018, alla presenza di Luis Elizondo (ex Direttore dell’AATIP) e Tom De Longe.(della To the Stars – Academy of Arts and Science, una public benefit corporation). Sino all’appello che nel 2020 il CUN ed il CIFAS hanno lanciato al Parlamento italiano affinchè prenda in seria considerazione il fenomeno UFO/UAP. Appello analogo le due Associazioni hanno rivolto nel gennaio 2021 alla nuova Amministrazione americana affinchè faccia un buon uso delle misure intraprese negli USA al riguardo.

Panzera si è soffermato ponendo in risalto l’importanza degli studi seri e scientifici sul fenomeno UFO/UAP e sulla loro tecnologia, sino all’Individuazione dei “cinque osservabili” (accelerazione istantanea; velocità ipersonica; bassa osservabilità; navigazione transmedium; spinta positiva) attribuiti agli UAP. Due studi in particolare appaiono degni di nota : “La Task Force del Pentagono per gli UAP” di Franc Milburn e “Il decennale tabu’ sugli UFO che l’amministrazione Biden dovra’ affrontare” di Tim McMillan e Tom Rogan (entrambi sono stati tradotti in italiano da Paolo G). Sono state descritte le interessanti novità d’Oltreoceano , dall’istituzione dell’UAPTF sino all’inserimento nella legge di autorizzazione per il finanziamento delle spese d’intelligence nel Governo USA per il 2021, di una sezione concernente il rapporto che il Sen.Marco Rubio ha promosso, nella sua qualità di presidente della Commissione per i Servizi di Intelligence del Senato, affinchè le Agenzie di Intelligence riferiscano su cio’ che sanno sugli UFO entro il termine di centottanta giorni.

Gli eventi degni di rilievo di questi giorni non finiscono qui, dice Panzera. Recenti dichiarazioni di Haim Eshed, l’ex capo della Direzione per le Attività Spaziali del Ministero della Difesa israeliano, secondo cui sono stati firmati accordi di cooperazione tra gli USA ed una Federazione di extraterrestri. Il rilascio da parte della DIA statunitense al ricercatore Anthony Bragaglia dei

documenti inerenti il possesso di frammenti e materiali di UFO da parte del Pentagono. Le dichiarazioni di un ex agente CIA secondo cui questo è il miglior momento della storia per scoprire segreti UFO. Le affermazioni di John Ratcliffe, ex direttore della National Intelligence, secondo cui “Ci sono molti altri avvistamenti rispetto a quelli che sobo stati resi pubblici”.

La puntata si è conclusa con la relazione del Responsabile Provinciale di Taranto Antonio De Comite, il quale ha illustrato il tema della potenziale minaccia alla sicurezza nazionale imposta dagli UFO, dal momento che questi ultimi sono sovente presenti su installazioni militari (e non solo) in tutto il mondo.

De Comite ha quindi esordito parlando delle recenti dichiarazioni del Senatore Marco Rubio, che ha voluto fortemente la creazione della Task Force sugli UFO e che dovrebbe portare, si spera, a rivelazioni da parte del Dipartimento della Difesa a partire dal mese di giugno 2021, a commento della dichiarazione dell’ex DNI (Dipartimento Intelligence Nazionale) John Ratcliffe, il quale ha detto di essere davvero preoccupato delle frequenti incursioni di UFO sopra le basi militari, preoccupazione che aumenta perché questi misteriosi oggetti volanti non avrebbero paternità alcuna.

Uno degli ultimi esempi è rappresentato dal caso di molti cacciatorpedinieri statunitensi, che sono stati coinvolti da numerosi avvistamenti, per molti giorni, di presunti droni che – in sciami – hanno sorvolato e stazionato, in condizioni di volo e autonomia incompatibili per dei droni convenzionali, su queste navi al largo della California nei mesi estivi del 2019. Secondo alcuni testimoni che pero’ erano presenti li’, non si trattava affatto di droni ma di veri UFO a forma di tic tac, ormai di casa in quelle zone, tanto che non è forzato ipotizzare che lì ci sia una base sottomarina di questi mezzi.

De Comite ha poi portato altri esempi sulla potenziale minaccia portata dagli UFO, in quanto hanno anche stazionato su basi con missili nucleari, sia USA che dell’ex Unione Sovietica, ed interagito con tali missili, manipolando e azionando da remoto i codici di lancio e per un nonnulla causato l’estinzione dell’Umanità. Oppure, come dimostrato da documenti dell’Intelligence britannica declassificati da decenni, avrebbero causato anche disastri aerei militari non solo negli USA, ma anche in Russia e in Cina con la perdita di decine di uomini. Oppure, la preoccupazione della tecnologia in possesso di tali veicoli, la quale supera di gran lunga tutte le piu’ sofisticate tecnologie in dotazione degli esseri umani e sul fatto che, se tale tecnologia finisse in mani nemiche, potrebbe causare danni irreversibili a livello globale.

De Comite conclude il suo intervento con alcuni quesiti. E se dopo la pandemia, le Nazioni ci stessero preparando a qualcosa di ancora piu’ grosso? Altrimenti come avallare il funzionamento dello Space Force statunitense e di altre Nazioni con progetti simili?

Gaetano Anaclerio

Antonio De Comite

Mauro Panzera

Fonti: 1) Progetto Blue Book, voce di Wikipedia, all’indirizzo http://it.wikipedia.org;

2) Alfredo Lissoni, Gli UFO e la CIA, M.I.R. Edizioni, Montespertoli (FI), 2003;

3) Stephen Webb, Se l’universo brulica di alieni … dove sono tutti quanti?, Edizione Mondolibri S.p.A., Milano, 2004;

4) Gianfranco Degli Esposti, Scoperto un Ufo nei pressi del jet che nel ’53 precipitò nel Lago Superiore?, in Ufo Notiziario, 2006, n. 65, 29;

5) Dossier segreto da Mosca: UFO in Vietnam nel 1965, in Ufo Notiziario, 2009, n. 167,13;

6) Cina, rilasciato un segreto della Guerra fredda: un UFO si schiantò in Russia nel 1948, in Ufo Notiziario, 2009, n. 169, 13;

7) UFO “mangia-aerei” in Russia, in Ufo Magazine, 2010, n. 9, 16;

8) Colman S. VonKeviczky, 1987: conferenza al Quartier Generale delle Nazioni Unite, in Ufo Magazine, 2011, n. 16, 40;

9) UFO Parlano i piloti di Alberto Negri e Sabrina Pieragostini, Mursia a.2020

10) Il CUN e il CIFAS rivolgono un appello al Parlamento per una iniziativa di ricerca sugli UFO/UAP (Comunicato stampa congiunto CUN-CIFAS)

11) Nuove misure sulle Minacce Aeree Avanzate nella Legge di autorizzazione del Senato USA per le attività di Intelligence per l’anno fiscale 2021 (Comunicato stampa congiunto CUN-CIFAS)

12) La Task Force del Pentagono per gli UAP di Franc Milburn, The Begin-Sadat Center for Strategic Studies, Mideast Security and Policy Studies n.183 (traduzione e pubblicazione di PaoloG)

13) “Il decennale tabu’ sugli UFO che l’amministrazione Biden dovra’ affrontare” di Tim McMillan e Tom Rogan, v.sito thedebrief.org (traduzione e pubblicazione di PaoloG)

14) Legge Autorizzazione Intelligence 2021 – Minacce Aeree avanzate (testo tradotto da PaoloG)

15) La 2Federazione Galattic” dell’Ex “Padre del Programma spaziale” israeliano è basata sulle teorie della cospirazione aliena di Jeremy Corbell e Ranaananan Shakedv, TheDebrief (tradotto e pubblicato da PaoloG) 16) Sito Internet del Centro Ufologico Nazionale https://www.cun-italia.com e www.cunpugliabasilicata.it DIA: Abbiamo frammenti di Ufo e Comunicato della Presidenza del 26 febbraio 2021 UFO: oltre le apparenze la logica conferma le indirette ammissioni della DIA sugli UAP

17) Ufo e materiali supertecnologici: il CUN lo aveva già reso noto in un convegno nel 2018 su Agenzia Stampa Italia

18) Ex agente CIA: incidenti UFO senza spiegazioni (Video Intervista) , scritto da Flash News, Notizie In 19) Ufo, le nuove “prove”: ecco i documenti Usa , www.adnkronos.com

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