L’ex calciatore e Direttore Tecnico dell’Olimpia Bitonto, Piero Armenise, è stato ospite si microfoni di FOB “Fever of Bari’’ , trasmissione condotta dal giornalista, nonché Direttore editoriale di Mediasud.Tv, Marcello Mancino, in onda sulle frequenze di Media Tv.

L’ex centrocampista si è espresso su diversi temi, partendo dalla situazione dei biancorossi reduci dalla brutta sconfitta con il Catanzaro.

?” C’è rammarico per la stagione, sino ad oggi, disputata dal Bari ma, sono certo, che da oggi i calciatori scenderanno in campo con uno spirito di rivalsa e voglia di vincere. Da tifoso sarei arrabbiato ma, da addetto ai lavori, non credo abbia senso gettare benzina sul fuoco.”

Il Presidente, nella conferenza stampa di Giovedì, ha chiarito il discorso relativo al direttore sportivo che arriverà ma che deve esser una scelta non affrettata, dopo l’esonero di Romairone.

?“Che tra i nomi sulla scrivania del Bari ci sia quello di Fabio Lupo, non sono certamente io a scoprirlo; ha fatto un ottimo lavoro a Venezia ed è anche corteggiato dal Catania.
Bisogna capire in quali ambiti dovrà lavorare; personalmente, ne sceglierei uno e mi muoverei per entrambe le categorie, sia in caso di permanenza in Lega Pro, sia in caso di promozione in B, questo è ciò che impone la realtà dei fatti.”

La rosa corta e l’astinenza dal gol di Antenucci e Cianci sono al centro delle discussioni.

? “Non credo nel calcio delle cinque sostituzioni, io vado con l’idea che si punti sempre sugli undici titolari; è fondamentale il lavoro dei preparatori atletici per evitare gli infortuni.
Su Cianci e Antenucci? Hanno due ruoli diversi , il primo viene da una squadra che lotta per la salvezza con cui ha fatto ben 11 gol e si è presentato a Bari con tre reti che hanno regalato 7punti preziosi. Ora, sta vivendo un momento negativo ma è una situazione che accomuna tutta la squadra. L’ex Spal, invece, sta occupando tante posizioni in campo ma senza incidere , mi sembra che stia cercando un alibi.”

Tifosi e stadi vuoti, l’ex Reggina, qui, ci va giù duro.

? “Questi sono dei campionati “falsati” , la spinta dei tifosi influisce sulla prestazione dei giocatori , è proprio il calore del tifo che ti fa dare il 100 %”

Altro tema settimanale, è stato quello del ritiro.

? “A noi non deve interessare se il ritiro è stato punitivo o meno , l’importante è che calciatori abbiano comunicato tra loro e,soprattutto, con il mister per porre rimedio agli errori, gravi e superficiali, commessi nelle ultime partite.

Gli allenatori non se la devono prendere con i giocatori perché, se lo fanno, è solo per giustificare le proprie deficienze; un buon mister è quello che motiva la squadra e che dice “ Noi siamo il Bari , siamo forti e gli avversari devono avere paura di affrontarci!”

Da calciatore ha vestito tante maglie, sia quelle locali, sia quella della Reggina. Sorge, spontaneamente, chiedersi il perché abbia avuto opportunità con la maglia biancorossa.

? “Avevamo una squadra della “Primavera” fortissima, io fui convocato contro il Brescia e, li’, avrei dovuto esordire con la prima squadra; Belluzzi, però, si riprese e non scesi più in campo.
All’ultima giornata, con la Sampdoria, avrei avuto la mia ultima occasione, il mister evitò , in quanto ero già stato ceduto al Siracusa.”

Sabato di campionato, oggi alle 17:30 contro la Paganese al San Nicola.

? “ L’imperativo è vincere, dopo aver raccolto un solo punto in quattro gare.
Oltre ai tre punti, però, è fondamentale che in campo si trovino equilibri e gioco, non solo per il rush finale e centrare, almeno, il terzo posto ma, soprattutto, per i playoff, dove i dettagli e la fortuna fanno la differenza.”

Servizio a cura della redazione sportiva di
Mediasud.Tv

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